Nei giorni scorsi il deputato regionale di Sicilia Vera Alessandro De Leo aveva lanciato l’allarme sulla vicenda (qui) De Leo evidenziava i rischi di un’ampliamento della convenzione tra Asp Messina e Fondazione Giglio per un depotenziamento dell’ospedale di Sant’Agata di Militello.
Adesso a preparare la mobilitazione sono Cgil, Uil, Fials e Nursind (insieme alle federazioni di categoria ed ai pensionati) che lamentano un tentativo di “privatizzazione” dietro l’ampiamento della convenzione che riguarda attualmente il presidio di Mistretta. “L’Asp di Messina- scrivono i sindacati- intenderebbe “cedere” alla Fondazione Giglio di Cefalù le attività di chirurgia generale, ortopedia e ginecologia. Tale disegno rappresenta un depauperamento e una mortificazione delle professionalità interne alla struttura ospedaliera di Sant’Agata di Militello e, inoltre, costituisce un regalo a favore della sanità privata. Tale operazione, fra l’altro, comporterà la cessione dell’85% del DRG (valore economico della prestazione) prodotto a favore della Fondazione Giglio di Cefalù (struttura privata). In questo quadro l’Asp di Messina incamererà soltanto il 15%, vale a dire una percentuale che non consentirà di coprire neanche i costi di gestione e che potrebbe anche ricevere l’attenzione della Corte dei Conti”.
Secondo le organizzazioni sindacali, che chiamano la popolazione a raccolta il rischio è lo smantellamento dell’ospedale e della sanità pubblica ospedaliera in un territorio peraltro non adeguatamente servito.
Si apre, quindi una fase di grande mobilitazione popolare che partirà con lo svolgimento di un’ASSEMBLEA POPOLARE che si terrà GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2023 alle ore 16.00 presso il Castello Gallego di Sant’Agata di Militello