Anche la Fondazione TaoArte Sicilia potrebbe entrare in gioco per la futura gestione del Palazzo dei Congressi di Taormina. In attesa dei lavori, ormai prossimi all’appalto, per il completamento definitivo del piano di messa a norma dell’immobile, il Comune si prepara infatti a far arrivare in Consiglio comunale il bando per la gestione dell’immobile e spunta l’ipotesi di un interesse dell’ente culturale per la proposta che l’Amministrazione farà arrivare in aula. Com’e noto la fondazione ha due soci e sono proprio il Comune di Taormina e la Regione e allora a valutare lo scenario sul Palazzo dei Congressi, in questa fase, è soprattutto la Regione Siciliana.
La Giunta ha deciso di fissare il canone sulla base minima di 44 mila euro per 11 mesi l’anno: una cifra che sarebbe abbordabile per TaoArte, che al momento si fa carico di circa 30 mila euro all’anno per l’affitto della sede dell’ente in un immobile privato in Corso Umberto. Ecco perché, a conti fatti, la Fondazione TaoArte potrebbe diventare un’opzione. A Palermo la soluzione viene presa in considerazione, bisognerà vedere se l’Amministrazione di Taormina riterrà questa ipotesi percorribile o se si andrà avanti con l’iter già intrapreso. Al momento si punta sulla previsione di affidamento ad una società internazionale per gestire la struttura. “Siamo al lavoro su un bando internazionale per l’affidamento del PalaCongressi”, ha confermato il sindaco Mario Bolognari.
Il canone da 44 mila euro sembra una cifra appetibile per vari competitori ma la casa municipale ha pure rimarcato che si tratta di una “stima approssimativa” e che è stato calcolato che poi “sarebbero necessari quasi un milione di euro per avviare un’attività convegnistica e congressuale di livello”. “Appare evidente che l’aggiudicatario del bando non appena si insedierà dovrà affrontare dei costi elevati per rendere del tutto efficiente la struttura” hanno evidenziato i vertici di Palazzo dei Giurati.
Di certo c’è che ora si andrà intanto in appalto per i lavori da 231 mila euro finanziati dalla Regione per consentire il completamento della sistemazione e messa a norma del palazzo, con riferimento alla parte scenica e a chiusura così dei lavori da 4 milioni e 100 mila euro effettuati prima e dopo il G7 del 2017 (lavori realizzati allora dall’Aeronautica Militare e finanziati dal governo nazionale). Si andrà adesso a prevedere il relativo appalto e le opere scatteranno probabilmente tra aprile e maggio.