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"La città chiama..."

Palermo, Borgo Nuovo racconta il disagio di una periferia che vuole rinascere tra limiti e risorse CLICCA PER IL VIDEO

martedì 20 Febbraio 2024

Attraverso la nostra rubrica “La città chiama” de ilSicilia.it in questi giorni abbiamo raccolto molte segnalazioni nei vari quartieri della città di Palermo, soprattutto nelle periferie. Problemi e disagi vari giornalieri che avete raccontato a questo giornale.

Il quartiere di Borgo Nuovo, in quinta circoscrizione, con i suoi residenti vive una difficile quotidianità. Dal recupero e la valorizzazione di parchi e aree verdi, al ripristino e l’utilizzo per la cittadinanza dei luoghi di aggregazione e sportivi presenti, alla mancata funzionalità della raccolta di prossimità e il degrado di aree pubbliche e beni pubblici. Piccole o grandi criticità della zona, che regolarmente ci vengono quasi giornalmente segnalate alla nostra rubrica.

Carlo Picone

Tra le segnalazioni arrivate in questi giorni alla rubrica de ilSicilia.it “La città chiama…”, abbiamo raccolto quelle di Carlo Picone, attivo da anni nel portare all’attenzione le problematiche giornaliere nel quartiere e presente anche con un’associazione di promozione sociale sul territorio.

 

 

 

L’intervista

 

Decoro e vivibilità a Borgonuovo, qual è la situazione ad oggi?

“Siamo a Parco Tindari a Borgo Nuovo, un luogo che fino a qualche anno fa era abbandonato ma grazie all’impegno di cittadini, associazioni e gli studenti delle scuole si è trasformato, si sta trasformando in un parco. Vediamo attorno a noi il parco giochi, da qualche giorno è stata installata un’area fitness, c’è un’area sgambamento cani. Ma è un’area che potrebbe e dovrebbe dare di più per il quartiere ma anche per tutta la città”.

“Noi pensiamo che i cittadini, come succede per Parco Uditore, potrebbero venire dagli altri quartieri qui per sfruttare le belle giornate come oggi e godere di quest’area. Noi quello che chiediamo è un impegno sempre maggiore da parte dell’amministrazione comunale, a iniziare dalla manutenzione”.

“Non so se si coglie alle nostre spalle, ad esempio le giostrine del parco purtroppo a causa dell’uso, non al vandalismo, vorrei far notare questo, hanno necessità di un intervento ed è fondamentale che l’amministrazione si faccia vedere la sua presenza con la manutenzione e lo svuotamento dei cestini in maniera tale da far capire a tutti i cittadini l’importanza di questo luogo e che l’impegno comune lo può preservare”. 

 

La situazione invece delle strutture sportive nel quartiere Borgonuovo risulta molto complessa e difficile. La struttura di Largo Gibilmanna e la nuova palestra del quartiere che sta per riaprire sono tra i temi da lei segnalati puntualmente. Ci sono novità importanti per voi residenti?

 

“Allora, Borgonuovo ha le potenzialità per essere uno dei quartieri dello sport della nostra città. Come citato c’è una palestra che purtroppo è chiusa da circa quattro anni per lavori di manutenzione e finalmente a breve dovrebbe riaprire. C’è stata da poco una riunione in cui hanno comunicato che siamo proprio alle strette. Sarà affidata alla federazione. Speriamo che oltre a essere affidata alla federazione rimanga un luogo per il quartiere, quindi sia garantito lo spazio ai ragazzi del quartiere”. 

Largo Gibilmanna è una delle purtroppo storie negative del quartiere. Sono dei campetti che di fatto non sono mai stati inaugurati, mai utilizzati. Anche per questo sono arrivati dei fondi dalla regione che dovrebbero garantire il ripristino. Da cittadini chiediamo all’amministrazione che si faccia presto e che non si perda più tempo”. 

“Per questo e come per tutti gli altri luoghi, qui è una zona in cui ci sono una marea di spazi verdi come questo. Ognuno di questi potrebbe essere valorizzato. Si potrebbe fare anche qui uno skatepark, si potrebbero fare aree gioco di altro tipo, un campetto di pallavolo, per trasformare una periferia che purtroppo spesso viene raccontata male in una periferia dove vivere”. 

 

 

Questo quartiere risulta anche un centro anziani che tanti anni fa svolgeva un ruolo fondamentale a livello sociale e di aggregazione non solo per gli anziani ma anche per i residenti. Oggi questo spazio, ma anche tanti altri di questo tipo, quanto servirebbero a Borgonuovo?

 

“Il Centro Anziani è alle nostre spalle, non so se si vede, ancora oggi ha un ruolo importante per il quartiere di incontro, non soltanto per gli anziani, e sono quei luoghi che mancano in generale, a Borgonuovo ma anche aggiungo a tutta la città. Quindi sarebbe importante recuperarli, ampliarli, garantire anche il centro giovani, i luoghi di incontro sono fondamentali.

Centro Anziani di Borgo Nuovo

“Ad esempio di fronte a noi c’è la Chiesa di San Paolo Apostolo, chiusa dal 2005 per problemi strutturali. La parrocchia da allora è costretta ad operare all’interno di un salone parrocchiale con le complicazioni del caso per tutte le attività sociali portate avanti. Ormai sono quasi venti anni che Borgo Nuovo aspetta di avere restituita la sua Chiesa, è normale?.

 

Chiesa di San Paolo Apostolo

 

È importante, dicevo tornando a prima, che ci si impegni sempre di più per le periferie in generale e nel caso specifico per Borgonuovo”.

 

Un’altra delle situazioni da lei indicata riguarda una villetta/area verde presente in piazzale Fausto Pirandello, ad oggi abbandonata e in totale stato di degrado. Ci può descrivere la situazione?

 

“Si tratta di una villetta abbandonata ormai da tanti anni che potrebbe offrire ai ragazzi e alle famiglie della zona l’opportunità di trascorrere del tempo all’aria aperta. C’è anche un campetto dove giocare a calcio, anche se è quasi scomparso. Lo scorso anno sembrava che fosse arrivato il momento del recupero grazie al concorso “Fattore Campo”, ma, a distanza di mesi dalla vittoria del contest rigenerazione, non è ancora giunta“.

“Il progetto per piazzale Fausto Pirandello mirava a trasformare l’area in un punto di ritrovo vitale per i residenti del quartiere Borgonuovo, con interventi significativi, a cominciare dalla pulizia e dal diserbo della zona. Lungo tutto il perimetro infatti la vegetazione incolta impedisce l’accesso e la pratica di attività sportive in sicurezza”.

Tra gli interventi previsti nel progetto presentato per il concorso “Fattore Campo” vi è il rifacimento della pavimentazione, l’installazione di nuovi canestri da basket, e la creazione di un campo da bocce. E per rendere Piazzale Fausto Pirandello accogliente per grandi e piccini, nel progetto sono previsti l’allestimento di panchine e attrezzature ludiche come altalene e scivoli”.

La vittoria nel contest di “Fattore Campo”, aveva finalmente creato importanti aspettative per i residenti sul fatto che per piazzale Fausto Pirandello era arrivata la grande occasione finalmente di trasformare quell’area incolta e abbandonata in un importante centro di ritrovo per il quartiere, un luogo ideale per tutti i residenti per trascorrere il proprio tempo libero”.

“Bene, ad oggi da residenti attendiamo e attendiamo che questo progetto veda la luce, che qualcosa si muova e che quel posto rinasca. Che trovi nuova vita e restituito in maniera funzionale alle famiglie e i bambini della zona”.

 

I cittadini del quartiere come reagiscono a volte di fronte all’abbandono, all’incuria? C’è una tensione, una reazione rispetto agli anni passati di maggiore impegno e partecipazione dei cittadini nella cura delle proprie strutture sul territorio o ancora la strada è lunga? 

 

“Secondo me “la strada è condivisa”. Io torno a quello che ho detto prima, questo luogo che tutti davano per vandalizzato nel giro di qualche settimana, fondamentalmente al di là dei danni per l’uso, qualche pittura, qualche piccolo problema è qui e viene difeso da tutti.

“Dove le cose non sono difese purtroppo il mondo attuale, non Palermo o Borgonuovo, ci racconta che pian piano le cose si distruggono, perché non vengono viste come proprie”.

Quindi ripeto quello che è un po’ il leitmotiv di questa intervista. Si sta facendo qualcosa di bello, coinvolgiamo la cittadinanza e continuiamo a far vedere che si può fare e che è di tutti”.

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