Il 24 dicembre sarà una giornata particolare a Palermo. Mentre in centinaia saranno alla ricerca degli ultimi regali da comprare, in molti si sono dati, invece, appuntamento davanti alla sede della Assemblea regionale per far sentire la propria voce sulla questione irrisolta della cannabis terapeutica.
Alle 15,30, infatti, il comitato transpartito Esistono i diritti sarà presente davanti a palazzo dei Normanni. Coinvolti personaggi di spicco della politica per una riflessione sul tema, che ha registrato una battuta d’arresto a livello regionale a causa del parere negativo della Corte Costituzionale.
“Durante il precedente governo regionale, abbiamo avuto un incontro con l’assessore alla Salute, Ruggero Razza – spiega il presidente del comitato, Pino Apprendi -, che si era reso disponibile a supportare l’utilizzo della cannabis a scopi terapeutici. E aveva presentato un emendamento per renderne possibile la coltivazione in Sicilia. L’obiettivo sarebbe stato duplice. Da un lato – dice -, sotto l’aspetto della salute. Dall’altro, sotto il profilo economico, per le attività produttive che sarebbero state coinvolte. Questo emendamento, però, è stato impugnato dalla Corte Costituzionale. Intendiamo riproporre al nuovo governo regionale questa iniziativa, affinché se ne faccia carico e convochi la conferenza Stato-Regioni. Perché solo così si può intraprendere il giusto percorso”.
“L’utilizzo a fini terapeutici della cannabis è un atto di civiltà sul quale siamo ancora terribilmente in ritardo anche a causa di un conflitto sull’attribuzione delle competenze fra Regione e Stato in materia. Noi confidiamo che si trovi la strada giusta per dare a chi soffre la possibilità di affrontare la malattia e il dolore con dignità e sollievo. Per questo aderiamo alla manifestazione del comitato Esistono i diritti che non ha mai spento le luci su questa battaglia fondamentale”, dichiarano la deputata regionale Valentina Chinnici e i consiglieri Massimo Giaconia e Mariangela Di Gangi di Progetto Palermo.