È ufficiale, lo storico bar tabacchi “Baby Luna” chiude i battenti dopo mezzo secolo di attività.
Il locale, sito al civico 1843 di viale Regione Siciliana, è l’ennesima vittima della pandemia e dell’ormai problematico Ponte Corleone. Si perché a causa della crisi finanziaria che da anni ormai si abbatte sulla società e delle limitazioni di velocità imposte per la percorrenza della tratta sul Ponte Corleone, non hanno lasciato via di scampo ai gestori. Un fallimento annunciato già da tempo.
Per l’attività era ormai diventato insostenibile riuscire a sostenere i costi e per questo motivo ha deciso di cedere il bar.
Questa mattina sono state recapitate infatti ai 9 dipendenti, un pasticcere, un rosticciere, quattro banconisti e tre cassieri, le lettere di licenziamento. Questi ultimi adesso sono infuriati con il Comune di Palermo che li ha abbandonati.
Le proposte, mosse dal “Comitato ponte Corleone“, basate su perizie tecniche e su quanto messo nero su bianco dai tecnici di Icaro Progetti nel mese di dicembre 2021. A spiegare le ragioni degli imprenditori era stato Stefano Marcianò, fondatore dell’organizzazione civica. “Il comitato ha due obiettivi: uno di breve termine, che ha l’obiettivo di stoppare le strettoie e di tornare alle due corsie. Riteniamo che si possa fare incolonnando i tir sulla corsia di destra, lasciando l’altra corsi alle vetture. Abbiamo pensato di inserire i limitatori di sagoma, ovvero delle barriere che limitano il passaggio dei tir. Ciò garantirebbe la certezza del rispetto dell’ordinanza. Il quartiere non resiste più, siamo quasi all’emarginazione. Nel momento in cui la gente inizierà a spostarsi nelle seconde case, si rischia il caos”.
“L’obiettivo di medio-lungo termine – aveva spiegato ancora Marcianò – è quello di supportare e vigilare sull’Amministrazione relativamente alle scadenze che verranno fuori dalla relazione finale della Icaro Progetti su consolidamento e progetti di raddoppio. Cercheremo di trovare la strada per realizzare le bretelle. Il ponte ha sessanta anni. Non ha mai avuto un intervento serio di manutenzione. Tali strutture servirebbero ad alleggerire il carico attuale e a salvaguardare la struttura esistente”.
Marilena Fiore, titolare proprio del Baby Luna già in passato aveva denunciato tale situazione di isolamento vissuta dalla propria attività commerciale. “Il quadro per noi è grave. Mentre in direzione Trapani la corsia è stata chiusa da circa un mese, noi soffriamo da circa tre mesi. Non abbiamo avuto nessuna risposta sulla relazione di Icaro Progetti e sui lavori per mettere il ponte Corleone in sicurezza. Stiamo iniziando a pensar al peggio, ovvero a licenziamenti e all’idea di mandare a casa alcuni dipendenti. Non abbiamo avuto notizie nemmeno sui ristori. E’ chiaro che un’azienda non può dipendere da questo, ma non abbiamo avuto nemmeno questo”.