Si avvicinano le commemorazioni dei defunti. E a Palermo i tre cimiteri comunali resteranno chiusi il 27, 28 e 29 ottobre per consentire la pulizia straordinaria.
Nel frattempo, però, la IV commissione presieduta da Salvatore Imperiale ieri si è riunita direttamente ai Rotoli. Un sopralluogo programmato, quello a Vergine Maria, per verificare lo stato dei lavori nei cinque campi di inumazione.
“Sono ancora circa un migliaio le bare da seppellire – racconta la consigliera Germana Canzoneri (FdI) -. Una squadra di Reset opera quotidianamente. L’obiettivo è controllare sezione per sezione le tombe che possono essere svuotate. Spesso, però, anche dopo 30 anni, si trovano corpi non ancora decomposti. Quindi, si deve chiudere nuovamente la sepoltura e passare alla successiva. Se tutto questo fosse iniziato anche solo un anno fa, non staremmo qui a dover affrontare questa emergenza”, aggiunge.
Intanto, sono ancora bloccati i lavori per rimettere in funzione il forno crematorio. La ditta esterna era pronta, ma al momento di avviare la manutenzione – che sarebbe dovuta durare un mese – si è scoperto che mancava un’autorizzazione da parte della Regione. Si tratterebbe del via libera per l’adeguamento alla legge sulle emissioni del 2013. Il documento non si trova. Forse non è mai arrivato a destinazione. E, tuttavia, il Comune ha continuato ad usare il forno fino al 2020. In attesa di sapere se l’Amministrazione dovrà essere sanzionata penalmente, una delle soluzioni potrebbe essere quella di chiedere una nuova autorizzazione. Di sicuro, però, i tempi per dare una degna sepoltura ai defunti a Palermo si allungano ancora.