Sono 1.080 le bare in attesa di sepoltura a Palermo. È il dato ufficiale fornito dall’assessore comunale Totò Orlando, che smentisce il numero fatto filtrare nei giorni scorsi.
Secondo il direttore dei servizi cimiteriali uscente, Leonardo Cristofaro, infatti, le salme da inumare o tumulare sarebbero state al 31 dicembre ben 1.320.
Si è ripetuto anche questa volta il botta e risposta tra la giunta e l’opposizione.
“Le bare in attesa sono 1.080 – ha ribadito Orlando -. Di cui 386 da tumulare e 694 da inumare. Sono dati che mi hanno fornito il responsabile della società Reset e il responsabile del cimitero. L’estratto del documento girato negli scorsi giorni alla stampa, seppur ufficiale, è da ritenersi inattendibile perché in quel file vengono erroneamente inserite quelle bare che, pur avendo già una destinazione, restano qualche giorno in deposito durante le operazioni di spurgo delle tombe – ha spiegato -. Non ha senso considerarle parte di quel numero che costituisce in ogni caso una emergenza, riconosciuta anche a livello nazionale”.
Intanto, si attende solo l’ufficialità della nomina del sindaco Lagalla a commissario straordinario con poteri fino al 31 dicembre 2023. Ai 15 milioni di fondi ex Fas si aggiungeranno altri 2 milioni di euro da Roma, ma soprattutto la possibilità di bypassare la burocrazia: “Non sappiamo ancora se ci saranno vincoli di utilizzo, ma l’obiettivo è di superare l’emergenza bare, riqualificare le strutture cimiteriali e ampliare gli spazi”, ha ricordato l’assessore.
“In ogni caso, rispetteremo la volontà del consiglio comunale – ha detto Lagalla – che si è espresso di recente negativamente sulla questione del cimitero a Ciaculli. Punteremo sull’ampliamento dei cimiteri già esistenti”.
Nel frattempo, si sta procedendo al collaudo dei campi di inumazione nella parte alta di Santa Maria dei Rotoli. Previsto per lunedì 9 gennaio l’avvio delle prime sepolture nel lotto che dovrebbe ospitare fino a 400 bare e che potrebbe già sbloccare una situazione che si trascina da oltre due anni.