È passata all’unanimità la mozione del Movimento 5 Stelle al consiglio comunale di Palermo che permetterà alle famiglie e ad altri soggetti che si trovano nello stesso condominio di condividere l’energia.
La consigliera Concetta Amella in aula ha parlato di “autoconsumo collettivo” e “comunità energetiche”, alle quali possono partecipare persone fisiche, piccole e medie imprese, enti o autorità locali che siano collegati alla stessa cabina di media/bassa tensione. I benefici potrebbero essere molteplici e andrebbero dalla riduzione dei consumi agli sconti in bolletta.
“I cambiamenti climatici e il degrado ambientale rappresentano una minaccia globale di enormi proporzioni, alla quale la Commissione europea dà risposta con l’adozione del pacchetto climatico Fit for 55, e in particolare con proposte legislative finalizzate a raggiungere entro il 2030 gli obiettivi del Green Deal, a cominciare dalla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 55% rispetto ai livelli del 1990, e l’obiettivo di toccare la “carbon neutrality” entro il 2050 – scrivono in una nota congiunta i 5 Stelle Antonino Randazzo, Concetta Amella e Giuseppe Miceli -. Gli Enti pubblici e quelli territoriali sono chiamati a farsi promotori nei loro territori di competenza mediante politiche sociali idonee a coinvolgere tutti i cittadini per raggiungere questi risultati. Ma l’urgenza principale – sottolineano – sono soprattutto gli interventi per ridurre la povertà energetica, ossia la combinazione tra basso reddito, elevata spesa per l’energia e scarsa efficienza energetica: una problematica che rischia di affliggere fino all’11% dell’intera popolazione dell’Unione Europea. Una situazione, questa, che penalizza in particolare le persone anziane. Pertanto, esprimiamo profonda soddisfazione per l’approvazione all’unanimità della mozione sulle comunità energetiche avvenuta oggi in Consiglio comunale . E chiediamo al sindaco e alla Giunta di attivarsi nei riguardi del ministro del MASE Pichetto Fratin per la pubblicazione urgente del decreto ministeriale, il cosiddetto DM Energia condivisa, che prevede tra l’altro la possibilità di cumulare la detrazione fiscale e la tariffa incentivante, e per l’attuazione da parte dell’Arera (l’autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) delle modalità di scorporo dell’energia condivisa in bolletta. Nonché l’attivazione di uno sportello che fornisca informazioni utili e puntuali ai cittadini che volessero sperimentare le comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo”.
La mozione è stata votata dai presenti in aula. Anche oggi come ieri, in segno di protesta, il gruppo Oso fuori da sala delle Lapidi, “nonostante la condivisione del tema”, per chiedere il confronto sulle partecipate.