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La vigilia

Palermo, contro il Como lotta tra “Paperoni” per l’Olimpo della B

venerdì 16 Febbraio 2024

La guerra tra “Paperoni” è servita e in palio c’è il secondo posto. E’ pronto a entrare nel vivo il campionato del Palermo che attualmente si trova a un bivio: restare agganciato alle prime della classe per acciuffare il secondo posto o tentare la ruota della fortuna ai playoff. E’ molto quotata la possibilità che i rosanero possano giocarsi le proprie sorti nei prossimi due turni a seguire. Se i lariani saranno il test di verifica, contro la Cremonese sarà certamente il momento clou che sancirà la forza della squadra di Eugenio Corini e porrà nel mirino gli obiettivi da spuntare a maggio.

Così come nel girone di andata, i rosanero rivedranno le dirette avversarie una dietro l’altro. Una piccola anomalia, se così si può dire, vista la formula del calendario asimmetrico. Allora i siciliani affrontarono le due compagini lombarde in piena fase di “convalescenza, con prestazioni dal doppio volto, tra ottimi spunti e gravi scivoloni. Oggi viaggiano a soli tre punti di stacco. A due mesi di distanza lo stato di salute mentale è nettamente migliorato e il Palermo sembra aver trovato la giusta medicina tra le braccia del suo popolo, avvolto dal calore del focolare domestico. Ma i pensieri dei rosa sono comuni anche alle avversarie. Per la formazione di Roberts, per esempio, si tratterebbe di un’importante prova del nove riuscire a strappare qualche punto dall’inespugnabile Barbera, imbattuto ormai da quattro turni. L’accoglienza sarà letteralmente infuocata e la previsione è quella di abbattere il muro delle 30mila presenze, stracciando così il record dei 29.117 spettatori registrati nell’indelebile match contro lo Spezia.

L’obiettivo sarà intimorire i biancoblu e soprattutto il suo trascinatore nuovo di zecca: Strefezza. Il neoacquisto, sbarcato in riva al lago a gennaio, ha subito conquistato tutta la piazza autore, da solo, di sei punti negli ultimi due match. L’ex Lecce ha così ripagato la fiducia e i milioni sborsati. La florida società indonesiana, la più ricca in Italia, come il City Group non bada certamente a spese, ha mira di un certo rilievo e punta dritta verso palcoscenici calcistici più ambiziosi. Una sfida che ha quindi anche il sapore di futuro, pagine ancora da scrivere ma che potrebbero ridisegnare il panorama italiano. Ritornando però al presente, sarà intanto la serie B a godere di questo duello. A Strefezza il Palermo risponde con Ranocchia, ormai colonna portante del centrocampo rosanero. Il talentuoso classe 2001 rispecchia l’identikit perfetto per il gioco del tecnico di Bagnolo Mella. Tre match, due gol, tanta legna al fuoco e sempre tra i migliori in campo: il numero 14 ha confermato di poter essere quell’arma in più fatale e capace di fare la differenza per il famoso “salto di qualità“.

Il piedistallo del leader vedrà ben presto un nuovo re? Scalzare Brunori non è scontato. Il capitano non ha ancora stampato il suo timbro nel 2024 ma ha rimodulato i suoi compiti in campo, ricoprendo quanto più spazio possibile, vestendo i panni dell’assistman, facendo sponda e salvando il tabellino. Tutti ingredienti che certificano la mutazione in corso d’opera che il club di viale del Fante sta vivendo. Al di là delle formalità dettate dal canonico 4-3-3, la squadra si è ormai sganciata dall’ideologia di un modulo fisso e propone una spinta e una propulsione differente. Unico ingranaggio ancora fuori posto? Gli esterni. Proprio contro i lariani Insigne e Di Francesco sfoggiarono una delle loro poche prestazioni al di sopra della sufficienza ma le progressioni di fine anno non hanno avuto il riscontro auspicato e il passo si è invertito alla ripresa del campionato. E intanto c’è chi ha perso il “posto fisso“. L’aria di competitività che aleggia nello spogliatoio ha pervaso Di Mariano che, senza farselo ripetere due volte, ha prontamente ringraziato la fiducia ripostagli dal mister. Chi resta fuori? Tra Mancuso e Soleri a scalpitare è anche l’ex rossonero Traorè. In tanti sono rimasti delusi dal suo mancato esordio a Piacenza ma nulla impedisce che il baby talento di casa Milan posso fare il suo debutto proprio davanti al suo nuovo pubblico. Qualora la previsione dovesse avverarsi, i riflettori saranno certamente puntati tutti sul ragazzo che già in serie A ha sfoggiato velocità e qualità tecniche invidiabili.

Esaminando tutte queste premesse, senza dimenticare anche l’attesa per il rientro di Lucioni al timone della retroguardia, la certezza è che il Palermo che vedremo nei prossimi mesi non sarà lo stesso di quello attuale.   

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