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PALERMO – Lo spauracchio della crisi Amat non preoccupa il Comune, che tira dritto sui binari e sull’idea di dover ampliare la rete tranviaria cittadina. Ecco perché stamani, presso il terminal Tram di Roccella, si è svolto il laboratorio cittadino denominato “La città che si muove: Tram per tutti”.
L’obiettivo è informare correttamente la cittadinanza sui tram e sul nuovo progetto di espansione, visto che spesso in città si assiste a lunghi dibattiti tra favorevoli e contrari, anche alla luce dei disagi dovuti ai cantieri infiniti.
Il tram è – di fatto – l’unica grande opera ad oggi completa, e ultimata nei tempi, a differenza del passante e dell’anello ferroviario, alle prese con problematiche diverse: uno vede la SIS pronta ad abbandonare l’appalto e la necessità di Rfi di riappaltare alcune opere; l’altro – l’Anello – è alle prese con le grane giudiziarie della Tecnis e con un ritardo enorme: l’opera doveva essere ultimata il 23 luglio 2017, invece ad oggi siamo appena al 20% del completamento. Ragione per cui il sindaco Orlando ha spesso attaccato le Ferrovie, in quanto beneficiario dell’opera.
Insomma la Giunta Comunale punta tutto sui tram, nonostante abbia di recente chiesto all’Amat di stralciare i crediti milionari, scatenando un acceso dibattito in Consiglio comunale.
Lo scorso 8 maggio si è concluso l’ultimo atto del concorso tram, che ha visto trionfare lo studio di ingegneria palermitano guidato da Ruggero Cassata (QUI LE IMMAGINI). Il team di progettazione guidato da Cassata (Rgm Srl di Palermo) include anche Dino Bonadies (Rpa Srl di Perugia), Alberto Scotti (Technital Spa di Verona) e Giovanni Cassata (Rgm). Questi hanno rifiutato il 1° premio del concorso (100.000 €) messo in palio dal Comune di Palermo, e hanno optato per l’ok alla progettazione definitiva, la direzione lavori, e il coordinamento sicurezza, del valore di circa 14 milioni di euro.
Siamo nella fase dei controlli sulle ditte. Una volta ottenuto l’incarico a pieno titolo, partiranno le indagini sui tracciati delle nuove 3 linee del tram, anche con il supporto di droni e geo-radar. «Dovrebbero durare un paio di mesi – ha rivelato Cassata – dopodiché il Comune acquisirà suggerimenti e consigli sullo sviluppo definitivo della rete. Il tram sarà un elemento di riqualificazione della città».
Certo non mancano le criticità: dalla mancanza del biglietto unico bus-tram-metro, alle interferenze col traffico veicolare in piazza Einstein, alle pedonalizzazioni previste (via Roma, via Marchese di Villabianca e via Libertà), fino ai nuovi parcheggi sotterranei che speriamo non finiscano nell’oblio come i famosi vecchi bandi andati deserti.
Nell’incontro di oggi, una mostra riguardante il nuovo scenario di mobilità sostenibile in ambito urbano. «Siamo nella fase dell’ascolto e della raccolta dei dati – ha detto l’assessore alla Mobilità Jolanda Riolo – È un sogno vedere queste tavole rappresentative dei nuovi tram. È chiaro che bisogna vedere se il sogno si può realizzare. Archiviamo i nostri piccoli egoismi e seminiamo il futuro. Personalmente immagino anche una metropolitana a Palermo. Non possiamo limitarci ai bus su gomma. Quando vediamo un cantiere non pensiamolo solo come una scocciatura ma come una finestra verso il futuro. Lo smog nuoce alla salute, quindi cambiamo visione. Zone come queste (Roccella, ndr) un tempo erano abbandonate, oggi grazie anche al tram sono rinate».