“1.500 dipendenti sono andati in pensione, portando con se sapere ed esperienza, il comune ha così perso l’occasione di trasferire questi know-how ad altri. Uffici sguarniti, dipendenti stracarichi di pratiche, mesi di attesa per ottenere una certificazione, un rinnovo di carta d’identità, un appuntamento in qualsiasi settore. Vigili urbani in strada soltanto per 3 giorni a settimana perché part time. Sezioni per l’infanzia che chiudono perché gli educatori sono particolarmente-time. E potremmo continuare per ogni settore e per tutti i servizi. 2.380 dipendenti part-time su un totale di circa 5.000 dipendenti. La metà e tutti sulla soglia dei 50 anni. Questa è la fotografia delle città di oggi. E con questi occhi va guardata la lotta al dissesto funzionale del Comune di Palermo, che da anni ho denunciato in solitudine e che oggi è un punto di certezza che offre una sola chance di partenza: l’intervento strutturale sull’orario di lavoro del personale in carico passando da 24 a 36 ore lavorative e poi subito nuovi concorsi”, così il Presidente dell’assemblea nazionale di Più Europa Fabrizio Ferrandelli.
“Sono deluso e arrabbiato del tempo perso in questi anni dall’amministrazione, che in modo miope non si è attrezzata al turn over e ha deluso gli impegni presi con questi lavoratori e con i cittadini beneficiari dei loro servizi, per decenni – tuona Ferrandelli-. Oggi, in commissione bilancio, ho trovato positivo il confronto con i sindacati al fine di stabilire un percorso che possa raggiungere gli obiettivi prefissi. C’ero nel 2008 a fianco dei lavoratori precari del Comune, ho partecipato in questi anni alle iniziative da loro promosse sostenendole, sento di esserci ancor di più oggi a distanza di quasi 14 anni in quanto quelle previsioni e quelle istanze si stanno rilevando corrette, necessarie e strategiche”.