Quest’anno, anche lo Sperone, uno dei quartieri più vivaci e complessi della città, si prepara a celebrare il suo Festino. In occasione del 400° anniversario del ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia, simbolo di ribellione e speranza per Palermo, il quartiere marinaro ospiterà una serie di eventi che culmineranno in una manifestazione artistica e civile senza precedenti: “Le Rosalie Ribelli”.
Questa iniziativa vedrà protagonisti 400 bambine e bambini, che sfileranno per le strade dello Sperone l’11 ottobre, raggiungendo un nuovo murale creato dall’artista Giulio Rosk.
L’opera, come il Festino stesso, sarà un grido di ribellione contro la peste moderna: la droga, che affligge molti quartieri di Palermo, tra cui proprio lo Sperone.
La forza di Rosalia, simbolo di resistenza
Il Festino di Santa Rosalia è il momento più atteso dai palermitani, un evento che da quattro secoli rappresenta una celebrazione della resistenza e della speranza.
Protagonista indiscussa è la giovane santa ribelle, che con la sua storia ha ispirato generazioni. Ed è proprio a questa figura che si ispira il progetto “Le Rosalie Ribelli”, organizzato dall’associazione L’Arte di Crescere, un’organizzazione di volontariato impegnata nel sostenere l’allattamento e promuovere una genitorialità consapevole.
La ribellione di Santa Rosalia viene reinterpretata come una spinta verso il cambiamento, un invito a combattere le ingiustizie e a trasformare ciò che non va nel mondo che ci circonda.
A partire da questo messaggio, l’arte diventa uno strumento per sensibilizzare e coinvolgere la comunità, soprattutto le nuove generazioni.
L’arte come strumento di ribellione
Il cuore pulsante dell’iniziativa sarà l’inaugurazione del murale realizzato da Giulio Rosk, artista noto per le sue opere di grande impatto visivo e sociale.
Il suo intervento artistico sarà un’occasione di riflessione e denuncia contro la “peste” moderna che colpisce lo Sperone: la droga e le piaghe sociali che ne derivano.
Il murale di Rosk si unirà agli undici già presenti nel quartiere, arricchendo il paesaggio urbano con un’opera che non è solo decorazione, ma anche un potente messaggio di ribellione e rinascita.
Questo progetto, realizzato in collaborazione con la scuola I.C.S. “Sperone-Pertini”, presieduta da Antonella Di Bartolo, e con l’associazione Amici dei Musei Siciliani, si pone l’obiettivo di dare al quartiere una nuova centralità, trasformando lo Sperone in un vero e proprio palcoscenico d’arte e partecipazione civica.
Un percorso di partecipazione collettiva
L’iniziativa non si limita però al corteo del 11 ottobre. Il progetto “Le Rosalie Ribelli” è infatti costruito su un percorso di coinvolgimento della cittadinanza che parte già da mercoledì 11 settembre, con l’“Open Forum” presso la scuola Sperone-Pertini, in via Nicolò Giannotta.
Questo primo incontro, facilitato da Monica Garraffa, offrirà un’occasione di ascolto e dialogo tra gli abitanti del quartiere e le istituzioni cittadine. Lo scopo è quello di coinvolgere attivamente la comunità nei preparativi per il corteo, trasformando lo Sperone in un luogo di scambio di idee e di costruzione condivisa di un futuro migliore.
La scelta della scuola come luogo di incontro è simbolica: in un quartiere che manca di una piazza, la scuola diventa il centro vitale della comunità, un’incubatrice di bellezza e un luogo in cui le idee possono fiorire.
È qui che si svolgeranno anche i laboratori creativi che animeranno il mese di settembre, offrendo a bambine, bambini e famiglie la possibilità di contribuire attivamente alla preparazione del grande evento.
Il 18 e il 25 settembre, infatti, il territorio sarà invitato a partecipare a laboratori aperti per realizzare le vesti del corteo e le coroncine dei “talenti e desideri”, simboli del contributo che ogni bambino può dare alla società.
Un festino che guarda al futuro
Il corteo del 11 ottobre sarà un momento simbolico di grande intensità: 400 bambine e bambini attraverseranno le vie del quartiere indossando le vesti realizzate nei laboratori, portando con sé un messaggio di speranza e cambiamento.
Al termine della sfilata, il murale di Giulio Rosk sarà svelato al pubblico, un’opera che rappresenterà non solo la ribellione di Rosalia, ma anche quella delle nuove generazioni contro tutto ciò che limita il loro futuro.
L’evento fa parte delle celebrazioni del 400° Festino di Santa Rosalia, ma il suo significato va ben oltre la semplice commemorazione. “Le Rosalie Ribelli” rappresenta un’opportunità per lo Sperone di affermarsi come un luogo di rinascita, in cui l’arte e la partecipazione collettiva diventano strumenti di riscatto sociale.
Un segnale forte in un quartiere che troppo spesso viene dimenticato, ma che con iniziative come questa dimostra di avere la forza e la determinazione per cambiare il proprio destino.
In un momento storico in cui la città di Palermo celebra la sua santa protettrice, lo Sperone sceglie di farlo a modo suo, con un corteo che non è solo una festa, ma un manifesto di ribellione, speranza e futuro.