Dopo qualche settimana di relativo silenzio mediatico, l’arrivo del leader leghista in Sicilia riaccende il dibattito su quale candidato sindaco appoggerà a Palermo la lista “Noi con Salvini” in vista delle prossime elezioni amministrative di primavera. Di certo c’è che la decisione di Micciché di appoggiare la candidatura di Fabrizio Ferrandelli, non gradita a leghisti e al partito della Meloni, ha irrimediabilmente spaccato il centrodestra, che alle amministrative arriverà diviso. E’ questo – pare – nonostante le perplessità degli Azzurri sull’appoggio all’ex deputato regionale Pd dovute all’uso del simbolo forzista. Sullo sfondo ci sono, poi, i riposizionamenti del movimento leghista dopo la nomina di Alessandro Pagano (ex Forza Italia) a coordinatore per la Sicilia occidentale.
Pare infatti che Pagano sia ancora intenzionato a tentare un riavvicinamento fra “Noi con Salvini” e il candidato Ismaele La Vardera, nonostante le ultime parole di quest’ultimo nei confronti della Lega non siano state proprio quelle di un innamorato delle istanze salviniane. La Vardera, comunque, a causa delle sue dichiarazioni pare che non piaccia troppo al coordinatore regionale Angelo Attaguile, per cui trovare una quadra sul suo nome potrebbe rivelarsi impresa ardua. Anche se le quotazioni dell’ex Iena sono in risalita (sul perché nessuno lo sa).
Non è del tutto tramontata neanche un ipotesi bis, che sarebbe quella di appoggiare una eventuale candidatura a sindaco dell’ex parlamentare Giampiero Cannella, oggi esponente di spicco di Fratelli d’Italia. Da indiscrezioni, però, sembrerebbe che Cannella (il cui nome quale possibile candidato era circolato nelle scorse settimane) non vorrebbe scendere in campo direttamente, in attesa di conoscere gli intendimenti del partito della Meloni. E dunque, in questo momento anche questa ipotesi sembra in stand by.
Nelle ultime ore, però, nella base salviniana palermitana starebbe maturando una terza possibilità: quella di proporre la candidatura a sindaco di Palermo di Francesco Vozza.
Vozza – che è stato fra i primi ad aderire a Palermo al movimento salviniano – riscuote un forte appeal fra i militanti, specie tra i giovani. Certo è che se fosse lui il candidato leghista a Palazzo delle Aquile le carte nel movimento di Salvini si rimescolerebbero e non poco, specialmente dopo la nomina di Salvino Caputo come responsabile per la Formazione delle liste nei comuni della provincia di Palermo. Peraltro, a quanto pare Vozza non dispiacerebbe nemmeno alla base di Fratelli d’Italia, con cui il feeling dura da tempo.
Comunque sia, la parola finale sul nome spetta proprio a Matteo Salvini: sarà lui infatti a decidere alla fine quale candidato i leghisti panormiti presenteranno come anti-Orlando. E la decisione potrebbe arrivare a ore.