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Una vittima a Cefalù

Palermo, l’intera provincia precipita nella morsa degli incendi

venerdì 22 Settembre 2023

Una donna di 42 anni, Maria David, che con il padre e il fratello era andata a liberare dei cavalli dalla stalla assediata dalle fiamme, in zona Sala Verde a Mazzaforno, vicino Cefalù, è stata trovata morta in un canalone vicino all’autostrada. La notizia è confermata dai carabinieri e dalla Protezione Civile. 

E’ solo l’ultimo tragico aggiornamento di una giornata da dimenticare.

Col rialzo delle temperature che da 48 ore sfiorano i 35 gradi e il vento di scirocco la Sicilia è ripiombata nell’incubo incendi. Da Palermo, a Trapani, da Catania a Messina, da Caltanissetta a Enna i mezzi di soccorso sono stati impegnati senza sosta per mettere in sicurezza le abitazioni minacciate dalle fiamme e spegnere i roghi. Una cinquantina i focolai sui quali sono intervenuti i vigili del fuoco, i forestali e i volontari della protezione civile regionale.

A Palermo è stato evacuato un edificio del campus universitario dopo che le fiamme hanno lambito le facoltà di Chimica e Fisica mentre in provincia alcune scuole state chiuse. Per il troppo caldo nelle classi, il dirigente del lice scientifico Benedetto Croce di Palermo ha disposto l’uscita anticipata di tutti gli studenti, rimasti a scuola appena un’ora (erano entrati alle 11 per i doppi turni, sono usciti alle 12.10). Alcuni residenti del quartiere periferico di Brancaccio, la scorsa notte, hanno abbandonato le case rifugiandosi per strada o arrampicandosi sui tetti per paura delle fiamme che stavano bruciando un agrumeto.

Roghi anche in provincia: Altofonte, Gratteri, Gibilrossa, Misilmeri, Piana degli Albanesi, Torretta e Prizzi. A Gratteri, paesino nelle Madonie con poco meno di mille abitanti, il sindaco, Giuseppe Muffoletto, ha chiuso le scuole. Alimentato dallo sciocco il fuoco, partito da Gibilmanna, è arrivato alle porte di Cefalù, estendendosi in una zona già devastata dagli incendi dello scorso luglio. Le fiamme sono arrivate nella contrada di Rapputi creando una “situazione molto complicata”, ha detto il vice sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina.

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Giuseppe Marciante

Un canadair inviato nella mattinata ha dovuto interrompere le operazioni a causa del vento forte.

La paura ha anche innescato un botta e risposta tra il vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante e il governatore della Sicilia Renato Schifani. “Occorre organizzare una protesta generale davanti all’inerzia colpevole dei vari governi regionali. Mi dispiace tanto. Tra incendi e calo demografico avanza la desertificazione della Sicilia”, la riflessione del prelato, secondo cui “ormai il fenomeno degli incendi è diventato insopportabile”.

“Stupiscono le parole del vescovo di Cefalù, che rischiano solo di alimentare proteste e fomentare la sommossa popolare – la replica di Schifani – Comprendo e

Renato Schifani

condivido la rabbia e l’indignazione per questo ennesimo scempio ai danni del nostro territorio e delle nostre comunità, ma riteniamo ingiustificabili gli attacchi a questo governo regionale che fin dal suo insediamento ha lavorato e continua a lavorare per risolvere in maniera strutturale i problemi della Sicilia, tra i quali gli incendi, operando strategicamente per la tutela del territorio e la prevenzione”. E ricorda al vescovo “che abbiamo dovuto pagare un duro prezzo in termini di vite umane nel contrasto ai roghi causati spesso da criminali senza scrupoli”. Proprio per domare questo incendio da ieri sera sono impegnati 12 squadre con 50 operai forestali, 12 autobotti, 6 ispettori del corpo forestale della Regione, 2 canadair e 2 elicotteri.

PAURA ANCHE NEL RESTO DELLA SICILIA

Una ventina gli interventi anche nell’area di Trapani, in particolare nella zona di Castellammare del Golfo, mentre sono stati domati dopo diverse ore i roghi in provincia di Messina: Letojanni, Barcellona Pozzo di Gotto, Sant’Agata di Militello, Patti, Sinatra, Mistretta, Tusa. I pompieri hanno lavorato incessantemente per la salvaguardia di persone, animali e abitazioni, i roghi hanno carbonizzato decine di ettari di terreno. Danni anche nel Nisseno e nell’Ennese.

LE VITTIME

Un uomo è morto a Trappeto, nel palermitano, durante l’evacuazione di alcune abitazioni lambite da un incendio. L’uomo forse è stato preso dal panico e potrebbe avere avuto un malore. Ci sono i carabinieri e il medico legale. Sul corpo, trovato all’esterno della casa, non ci sarebbero segni di bruciature.

Sempre a Palermo, un albero è caduto in via Castellana, a causa del forte vento di scirocco che alimenta incendi. Un’auto con a bordo una donna di 36 anni è stata colpita. La guidatrice è stata trasportata al pronto soccorso.

Sempre Cefalù alcuni turisti assediati dalle fiamme nei resort della spiaggia di Mazzaforno sono stati evacuati via mare con mezzi della Guardia costiera e imbarcazioni private. Le fiamme, sospinte dal forte vento di scirocco, hanno raggiunto la fascia costiera occidentale con un fronte di fuoco di oltre dieci chilometri partito ieri sera da Gratteri. L’incendio viene fronteggiato dai vigili del fuoco, da squadre della Protezione civile e della Forestale. È intervenuto anche un Canadair che in mattinata aveva dovuto sospendere l’attività per le raffiche di vento. Le fiamme hanno raggiunto l’autostrada e per questo è stato chiuso lo svincolo di Cefalù. Il traffico è stato deviato lungo la statale 113 dove si sono formate lunghe code di auto.

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