Amg Energia era stata la prima partecipata di Palermo ad aver trovato i nuovi vertici. Invece, con una determina del 14 marzo, il sindaco Lagalla ha annullato la precedente disposizione.
Il problema è che nelle nomine fatte dall’amministrazione comunale in quanto socio unico non è stata rispettata la parità di genere.
Come avevamo raccontato QUI, lo scorso 8 marzo il sindaco di Palermo aveva emesso una determina con cui, in attesa dell’assemblea pro-forma prevista per oggi, 15 marzo, affidava la presidenza a Francesco Scoma e gli affiancava al consiglio Salvatore Seminara come vicepresidente e Antonino Iacono come consigliere. Tre uomini e nessuna donna. A nulla vale l’aver inserito due donne tra i componenti del collegio sindacale Giuseppa Maggiore e Caterina Ciraulo, che dovrebbero affiancarsi ad Antonino Giuffrè.
A sollevare il problema della parità di genere non rispettata erano stati in consiglio comunale i gruppi Progetto Palermo, Pd e Azione, che in segno di protesta avevano lasciato l’aula.
Per rispettare la proporzione, stabilita anche con una sentenza del Tar del 2010, come ricordato dal presidente del consiglio comunale Giulio Tantillo durante i lavori di sala delle Lapidi, uno tra Seminara e Iacono dovrà saltare. Si sta dunque creando un effetto domino, che coinvolgerà anche tutte le altre partecipate, in attesa dei nuovi vertici da otto mesi. Alleanze e accordi tra le forze di maggioranza sono, quindi, rimessi in discussione.