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Cosa resterà di questa stagione

Palermo, obiettivo raggiunto o grande rammarico?

sabato 20 Maggio 2023

Termina nel buio più pesto il primo anno in Serie B del Palermo dopo il fallimento. Il 2-2 di ieri sera al Renzo Barbera contro il Brescia si è rivelato essere il riassunto perfetto di un’intera stagione, nella quale Corini e i suoi uomini non sono mai realmente riusciti a convincere del tutto.

Le aspettative non erano altissime, d’altronde l’obiettivo iniziale, la salvezza, è stato ampiamente raggiunto. Quindi perché rammaricarsi? Dopo 38 partite la delusione più grande è vedere per l’ennesima volta una squadra incapace di conservare il risultato e di reagire. E’ successo contro le rondinelle ma anche altre 11 volte. Se le rimonte di Bari, Frosinone, Cagliari o Pisa possono essere giustificate dal valore e dalla qualità delle rose avversarie, inconcepibili sono invece le altre, tra le ultime Benevento e Como. Sono veramente tanti i punti persi per strada se considerati anche gli stop casalinghi in match più che abbordabili e ampiamente alla portata dei rosanero: le sconfitte con Ascoli o Venezia o i pareggi con Pisa, Cittadella, Como o Cosenza.

Inclusa in questa trafila di risultati c’è ovviamente la sfida, più che mai decisiva, di ieri. Durante il secondo tempo, sotto la pioggia battente, il Palermo è annegato con le sue stesse mani. I primi 45 minuti non hanno visto i rosa particolarmente brillanti, ma comunque si sono rivelati efficaci. Dopo il gol del vantaggio, al quarto minuto di gioco, infatti, Andrenacci ha rivisto gli avversari solo intorno al 40esimo, con la rete di Tutino e in un paio di altri episodi. Alla ripresa Corini e i suoi restano negli spogliatoi e dimenticano di scendere in campo. La squadra si allunga e il Brescia inizia a credere nel suo obiettivo iniziale: portare a casa il punto necessario per non retrocedere. E così è stato. Il tutto avviene in pochissimo tempo: prima il gol annullato ad Ayé, per un fuorigioco millimetrico, poi in meno di due minuti arrivano le sassate di Rodriguez e dello stesso francese.

 

Una vera e propria doccia fredda per i 32.235 presenti allo stadio, che hanno magicamente visto il risultato trasformarsi da 2-0 a 2-2. Uno schiaffo dietro l’altro.

Nelle ultime conferenze il mister aveva incitato i tifosi a trasformare il Barbera in una bolgia. I supporter rosanero non se lo sono fatti ripetere due volte e hanno stracciato il record stagionale stabilito contro il Frosinone, nonostante anche le condizioni meteo avverse.

I mancati playoff, una prestazione opaca o un secondo tempo inconcepibile: quello che i tifosi non sembrano pronti a perdonare è il comportamento di Corini, scappato via a fine gara. Mentre l’intera squadra è andata a raccogliere in silenzio i fischi assordanti della curva nord, il mister, al triplice fischio di Maresca, è fuggito via negli spogliatoi. Il gesto non è stato gradito ed è stato letto come un’ingratitudine e una mancanza di rispetto verso una piazza sempre presente, anche in trasferta, e che avrebbe meritato sicuramente qualcosa in più.

Adesso è arrivata l’ora di voltare pagina e pensare al prossimo campionato. Ma qual è la visione del futuro? Intanto c’è da ricucire il rapporto con i tifosi e capire se sarà ancora l’ex centrocampista a sedere in panchina. Poi la testa sarà rivolta al mercato estivo. La sfida con il Brescia ha riacceso dei grossi dubbi sul valore di alcuni giocatori. Sicuramente si ripartirà da chi ha onorato la maglia e dimostrato di poter essere pilastro e leader di questa rosa, come Brunori (protagonista con 17 reti) e Pigliacelli (autore di parate decisive, che in più occasioni hanno salvato i risultati), e capire chi invece dovrà andare via.

 

Se questa è stata una stagione di transizione, il prossimo anno non ci sono più scuse: l’obiettivo non sarà più la salvezza bensì la Serie A. Gli spunti e gli errori da cui imparare e dover ricostruire sono tanti. Il tempo c’è e questa volta Corini avrà a disposizione un’intera estate per poter assemblare al meglio la squadra che desidera e, da questo punto di vista, il City non dovrebbe avere grosse difficoltà ad esaudire i desideri del proprio allenatore.

 

 

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