Ritrovati i tre punti e la vittoria, dopo due sconfitte pesantissime, il Palermo attende l’arrivo del Como. “La partita di Benevento ci ha lasciato sensazioni positive, l’attitudine, come l’abbiamo approcciata e svolta. Avevamo visto i risultati delle partite giocate prima nel pomeriggio ed abbiamo retto bene l’emotività“. Ha detto in conferenza stampa Eugenio Corini.
Sul Como: “è una squadra importante, figlia di questo campionato molto equilibrato ed ha avuto delle difficoltà. Lavorano 4-3-1-2 che può diventare 2-1. Nell’ultima partita ha schierato tutti e 3 gli attaccanti: Cerri, Mancuso e Cutrone. A volte alterna i due attaccanti con Blanco, che ha più un’attitudine da trequartista. Ha un centrocampo di palleggio e di inserimento ed i due laterali bassi che spingono. È una squadra che una buona attitudine, si vede dagli ultimi risultati positivi. Anche ad Ascoli è andato vicino alla vittoria. Dobbiamo essere consapevoli non solo di quello che sono gli altri ma anche di noi“. Su una probabile similitudine tra le due squadre il mister ha risposto: “Loro hanno un sistema più sviluppato centralmente perché giocano con il trequartista e le due punte, noi giochiamo più sulle catene laterali. Sulla voglia di giocare e sul calcio propositivo ci sono delle similitudini“.
“Abbiamo l’allenamento di oggi e di domani mattina per definire tutto. Siamo positivi sul recupero di qualche giocatore che ha preso qualche botta o qualche leggero affaticamento. Tra stasera e domani mattina mi riservo di darvi i convocati perché voglio approfondire 2 o 3 situazioni“. Così ha risposto Corini alla domanda in merito ai giocatori disponibili, facendo il focus su Saric, Vido e Stulac.
Saric “stava trovando un’ottima posizione, è stato penalizzato dall’infortunio muscolare. Si è aggregato lunedì mattina a Benevento. Anche negli allenamenti in forma differenziata ha fatto molto bene. Ha già una buona condizione generale. Lo stop è stato alla fine breve rispetto a quanto preventivato. Mi riservono i due allenamenti per capire se può ripartire dall’inizio o subentrare nella partita in corso“.
Vido “aveva avuto un problema all’adduttore. E’ rientrato in gruppo negli ultimi due allenamenti. Poco prima dell’1-0 lo stavo mettendo anche in campo, poi abbiamo fatto gol ed ho ritardato un attimo la sostituzione. Quando è entrato abbiamo fatto 25 minuti buoni. E’ una soluzione credibile che può partire dal primo minuto. E’ un giocatore che può darci tanto“.
Stulac “si sta allenando molto bene. Da un punto di vista proprio strategico sul ruolo, Gomes è cresciuto tanto ed è penalizzato più dal fatto che in questo momento faccio fatica a spostare Gomes rispetto a quello che è il suo valore. Il suo valore è fuori discussione ma è più legato all’esplosione di Gomes che mi sta garantendo in questa posizione solidità, palleggio e riconquista palla“.
Tra i migliori in campo contro il Benevento c’è stato sicuramente Damiani, che ha dato maggiore vivacità al centrocampo e all’azione della squadra: “Gli ho fatto i miei complimenti perché è subentrato in un momento difficile. Ha giocato bene, con grande personalità. Conosco bene le sue caratteristiche. Se l’ho scelto in una partita così complicata è perché lo spazio se l’è meritato lavorando duramente, in maniera impeccabile“.
Durante le ultime due partite però un dato non è sfuggito. Per il Palermo sembra infatti difficile entrare in partita. A far salire il dubbio è il numero di tiri in porta effettuati nel primo tempo, sia contro il Venezia che contro il Benevento: 0 in 45 minuti. “I primi 30 minuti con il Venezia sono stati fatti bene ed abbiamo riempito spesso l’area. Purtroppo non siamo riusciti ad andare alla conclusione. A Benevento abbiamo fatto i primi 15 minuti dove loro hanno spinto tanto, quindi abbiamo fatto fatica a palleggiare e a risalire. Gli ultimi 30 minuti del primo tempo li abbiamo fatti bene. Abbiamo lavorato bene fino all’ultimo terzo del campo, dove spesso l’ultima scelta, o il cross, sono riusciti a respingere gli avversari. A volte c’è la capacità degli avversari, a volte faccio qualche lettura sbagliata noi. La libertà mentale, il peso specifico è diverso rispetto al momento che stai vivendo. Di conseguenza dobbiamo fare che questa squadra si liberi sempre di più. Le partite durano 95 minuti e ci anche gli avversari che possono prendere il sopravvento. L’importante è trovare risorse, energie e avere la forza di cambiare l’inerzia della gara e di spostarla di più a nostro favore“.
Mai come quest’anno la classifica di serie B si è rivelato così equilibrata ed ostica. “Di solito 2 o 3 squadre hanno meno punti: oggi è incredibile che l’ultima squadra sia veramente vicinissima. La differenza la crea di solito quel solco che le squadre che hanno meno punti creano. Questo invece schiaccia tutta la classifica e rende il campionato oggettivamente equilibrato e indecifrabile. Abbiamo vinto una partita fuori casa, utilizzare questa vittoria per farne un’altra dentro casa sarebbe un salto importantissimo in classifica e su questo stiamo lavorando. Poi ragioneremo sulla Spal. Con questa classifica così corta faccio oggettivamente fatica perché è diverso da tutti gli altri campionati. Vedremo cosa succederà con la pausa. In B il mercato invernale ha sempre determinato qualche cambio negli equilibri. Se trovi 2 o 3 giocatori giusti, li sai inserire, hai uno slancio diverso. Oggi puntiamo di fare del nostro meglio in questa parte finale“.