A Palermo il gup Turturici ha assolto dall’accusa di peculato, con la formula perché il fatto non sussiste, gli ex vertici della Rap, la società comunale palermitana che gestisce la raccolta dei rifiuti.
Al processo, che si è svolto in abbreviato, erano imputati Sergio Marino, Roberto Dolce, Maria Concetta Orlando, difesa dall’avvocato Fabio Lanfranca, e Giuseppe Lopes. Secondo l’accusa, avrebbero utilizzato soldi della società per pagare alcune sanzioni penali alle quali erano stati condannati proprio in ragione delle cariche ricoperte in Rap, così appropriandosi indirettamente di denaro pubblico.
Ma i legali, anche sulla scorta della giurisprudenza della Cassazione, hanno dimostrato la liceità dell’azione degli imputati che hanno fatto ricorso ai fondi della società in quanto le contravvenzioni si riferivano non a condotte illegittime personali, ma a fatti commessi nell’esercizio delle funzioni. Peraltro il pagamento anticipato delle contravvenzioni aveva fatto risparmiare la Rap.