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Palermo sprofonda tra ai rifiuti. Da alcune settimane la raccolta della spazzatura procede a rilento, soprattutto nelle zone periferiche della città, con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Fra le zone più colpite del capoluogo siciliano vi è certamente la settima circoscrizione, con in testa le strade del quartiere Zen. Nelle immagini inviate da alcuni residenti, si possono chiaramente vedere diverse cataste di rifiuti lasciate da giorni in via Rocky Marciano.
Già nelle scorse settimane avevamo documentato la situazione di disagio vissuta da diversi quartieri della settima circoscrizione e non solo. Non è bastato l’intervento e l’organizzazione degli stessi residenti, le strade continuano ad essere inondate da spazzatura e mobilio di vario genere.
Con il tempo, i cumuli diventano delle vere e proprie montagne di diversi metri di altezza. Venutasi a creare la solita catasta di sacchetti, capita spesso che alcuni incivili appiccano fuochi per bruciare i rifiuti, così come successo a Piazza Santa Cristina, area viaria nel cuore di Passo Di Rigano. Qui una discarica a cielo aperto è stata data alle fiamme, con il fuoco che ha attecchito immediatamente, costringendo all’intervento immediato i vigili del fuoco.
UN PROBLEMA ORGANICO CHE NON SI RISOLVE CON GLI SLOGAN
Sicuramente sull’efficienza del servizio di raccolta non ha inciso positivamente l’emergenza coronavirus, che ha falcidiato i ranghi dei lavoratori di Rap presenti in servizio. Qualche settimana fa, addirittura il 40% dei lavoratori risultava in malattia, costringendo il presidente Norata ad una strigliata generale.
Quel che è certo è che i cittadini palermitani non vivono in questi giorni in un oasi di verde e non respirano brezza di montagna. Bensì si trovano a guardare ogni anno le solite cartoline di immondizia e a respirare diossina ed altre sostanze nocive per la salute.
A questo va ovviamente aggiunto che i cumuli di umido lasciati per giorni per strada attraggono topi e scarafaggi. Un ulteriore beffa per i residenti, costretti in molti casi a ricorrere a servizi di disinfestazione.
Un quadro nel quale disorganizzazione e l’inciviltà regnano sovrane. Nei giorni scorsi, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha lanciato una campagna social con la quale ha deciso di pubblicare, sui suoi canali ufficiali, i volti e le targhe di chi abbandona rifiuti per strada.
Per quanto sia nobile la battaglia intrapresa dal primo cittadino, ciò non basta a risolvere una problematica organica e pluriennale come quella della gestione della raccolta dei rifiuti. Già, ogni anno, da anni, è sempre la stessa storia. Rifiuti per strada, raccolta a rilento e disagi per i cittadini. La solita triste storia palermitana.
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