È la seconda volta in due giorni che il Consiglio comunale di Palermo è costretto a interrompere i lavori per l’assenza del numero legale. In aula avevano relazionato gli assessori alle Attività produttive Giuliano Forzinetti e al Patrimonio Andrea Mineo.
I due esponenti della giunta Lagalla avevano presentato la delibera sul canone unico patrimoniale (che assorbe la Tosap e l’imposta comunale sulla pubblicità). Le modifiche riguardano, fra l’altro, le tariffe per la pubblicità che diventeranno diverse in relazione alle vie divise per categorie, per le targhe degli studi professionali e condominiali fino a 0,5 metri quadrati, per gli stalli delle auto dei tassisti. “La delibera è collegata al piano di riequilibrio comunale e modifica quella precedente che prevedeva un aumento dei canoni per l’occupazione delle aree pubbliche con un incrementi insostenibili per commercianti e cittadini” ha detto Forzinetti a Sala delle Lapidi.
Per l’assessore Mineo la delibera precedente “manifestava discrasie di non poco conto che hanno fatto lievitare i canoni dei concessionari in alcuni casi del 700 per cento. Con la nuova delibera, pur modificando le tabelle, abbiamo mantenuto l’invarianza del gettito“. Il presidente Giulio Tantillo ha annunciato che su questa deliberà si svolgerà un incontro di approfondimento con gli uffici comunali, i capigruppo consiliari e i presidenti delle commissioni interessate alla materia il prossimo 6 giugno. Ma quando il capogruppo della Democrazia Cristiana Domenico Bonanno ha iniziato a presentare una mozione sui “Marciapiedi della memoria” è mancato il numero legale. Era già accaduto ieri. La minoranza aveva protestato stigmatizzando il comportamento della maggioranza di centrodestra. Il presidente Tantillo, anche oggi, è stato costretto a interrompere la seduta.