La Polizia a Palermo ha sgominato una banda che a Brancaccio spacciava dosi di crack e hashish, a tutte le ore del giorno e della notte, anche a domicilio e su ordinazione, facendo anche fronte a richieste provenienti dalla provincia.
Agenti del locale commissariato hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare per spaccio di sostanze stupefacenti nei confronti di 10 persone: applicando nei confronti di due la custodia cautelare in carcere, gli arresti domiciliari per quattro e per altri quattro la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le indagini, tra febbraio e marzo scorsi, hanno documentato le cessioni di droga attraverso tradizionali servizi operativi su strada e servizi di videosorveglianza. La base operativa dell’organizzazione era rappresentata da un appartamento al piano terra, residenza di un uomo al vertice del gruppo e che in quello stabile stava scontando una condanna in regime di detenzione domiciliare.
Secondo l’accusa durante le operazioni di consegna delle dosi ai ‘clienti’ si faceva aiutare da moglie e figlio. Attorno c’erano pusher fidati che garantivano le consegne per tutto il giorno anche in comuni limitrofi.
Due i canali di approvvigionamento: il primo attraverso una donna, anche lei finita nell’inchiesta, il secondo, più strutturato, composto da alcuni pregiudicati del quartiere Falsomiele.
Gli indagati
Nel corso dell’operazione a Brancaccio come disposto dal gip di Palermo sono finiti in carcere Gianpiero Di Mariano nato a Sesto San Giovanni, 51 anni, Emanuele Imbrocè, 46 anni di Palermo. Ai domiciliari Arcangelo Traina, 35 anni, di Palermo, Samuele Calafiore, 25 anni di Palermo, Filippo Genova, 20 anni, Maria Carrara, 57 anni di Palermo. Il giudice ha disposto l’obbligo di presentazione alla pg per Pasquale di Mariano, 33 anni, di Palermo, Santina Castiglione di 50 anni, Giuseppe Sella di 29 anni di Palermo e Fabrizio Utro, di 60 anni.