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Arriva con qualche minuto di anticipo, Totò Orlando, assessore del Comune di Palermo con delega ai Lavori pubblici e agli Impianti cimiteriali. Ci ha dato appuntamento al cimitero di Santa Maria dei Rotoli. Si ferma a parlare con gli operai al lavoro per liberare i campi di inumazione.
Ci sono oltre mille salme in attesa di una degna sepoltura…
La situazione è drammatica. Abbiamo ereditato una vicenda veramente complicata. Oggi abbiamo iniziato con i lavori dell’accordo quadro, ma la situazione è molto delicata e prevede tempi lunghi per la sua soluzione. Stiamo lavorando su diversi fronti, da quello dell’apertura dei campi di inumazione, che erano fermi da due anni, fino all’accordo quadro. Inoltre, stiamo mettendo mano alla questione del forno crematorio. L’obiettivo è di invertire la tendenza rispetto a questa vicenda vergognosa, che è una delle pagine più brutte di Palermo. Confido molto nella collaborazione di tutti. Chiediamo scusa ai palermitani che trovano un cimitero che non ha nulla di ordinato, nulla di accogliente, nulla di buono.
Che tempi ci sono per poter vedere tutte le salme inumate?
Tempi certi non ce ne sono. Io non voglio fare polemica. Dico solo che non si facevano inumazioni nei campi da un anno e mezzo. Abbiamo ereditato una vicenda molto complessa . Stiamo provando ad invertire la tendenza e cominciare a dare degna sepoltura a salme che sono nei depositi che avete visto, in condizioni disumane da almeno due anni. Stiamo pian piano facendo le verifiche. Settimanalmente. C’è una squadra, che fa riferimento al capo di Gabinetto, che ci lavora giornalmente. Ci vuole molta pazienza e molto lavoro.
Si vedranno ancora le orribili scene dell’anno scorso durante le piogge con le salme in mezzo all’acqua?
Nell’accordo quadro è previsto lo smantellamento del capannone esterno e quindi speriamo di non avere questo problema con le piogge. Siamo qua e ce la stiamo mettendo tutta.
Cambiamo argomento. Lavori pubblici. Cantieri in giro per la città: qualcosa si sta già muovendo, qualcosa si muoverà…
Finora non stiamo lavorando sulle opere pubbliche. Stiamo lavorando per eliminare i disagi. Abbiamo eliminato il tappo di viale Regione, definito dai cittadini il “cantiere della vergogna”. Stiamo lavorando su via Roma, un’altra vergogna. Poi, però, dovremo poterci concentrare sulle vere e proprie opere pubbliche che in questa città mancano da trent’anni. Una delle prime su cui ci impegniamo è il raddoppio del ponte Corleone. Abbiamo approvato il piano triennale 2020-2022, inserendo anche l’accordo quadro per la manutenzione delle strade. Stiamo lavorando anche ai parcheggi di interscambio, che sono delle opere molto importanti.
Per la manutenzione delle strade abbiamo una previsione di 46 milioni di euro. Di questi, 25 milioni arriveranno grazie ad un accordo raggiunto dal sindaco ad agosto con la Regione Siciliana sui fondi ex Gescal. Gli altri, stiamo provvedendo a recuperarli. L’accordo quadro dura quattro anni. Questi soldi e questi tempi sono sempre pochi e brevi per una città grande come Palermo, che ha bisogno di ordinaria e straordinaria manutenzione, ma da qualche parte bisogna cominciare.
Abbiamo tante somme di fondi extra comunali. Il vecchio patto per Palermo, che prevede investimenti per 135 milioni di euro, oggi ne ha impegnati 55. Ieri, intanto, finalmente, al Senato è passato l’emendamento presentato dal senatore Faraone, che dovrebbe sbloccare la vicenda del bilancio di Palermo. L’obiettivo è non gravare i cittadini di ulteriori tasse. Abbiamo, quindi, scongiurato l’aumento dell’Irpef per il 2022.
Cosa sarà riuscito a fare l’assessore Totò Orlando prima delle festività natalizie?
Innanzitutto, vorrei poter consegnare un cimitero decoroso ai cittadini che verranno il 2 novembre a portare un fiore ai propri cari. Vorrei poter non far trovare il deposito a cielo aperto. Per Natale, vorrei che buona parte delle salme abbiano finalmente trovato una degna sepoltura.