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Papatheu: “Giornata dei camici bianchi è legge, doveroso tributo ai nostri eroi”

lunedì 30 Novembre 2020
Urania Papatheu

“L’istituzione della Giornata dei camici bianchi, di cui sono stata la prima parlamentare a depositare una iniziativa legislativa, è un giusto riconoscimento a medici, infermieri, operatori sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato che nella lotta al Covid sono stati tutti in prima linea per salvare milioni di cittadini. Alcuni di loro purtroppo hanno pagato con la propria vita l’emergenza sanitaria che hanno dovuto affrontare”. Lo ha dichiarato la senatrice Urania Papatheu, che esprime soddisfazione per l’entrata in vigore della legge che istituisce ufficialmente la Giornata dei camici bianchi per la data del 20 febbraio di ogni anno. E’  un’iniziativa per la quale la parlamentare siciliana di Forza Italia si era fortemente impegnata e nei mesi scorsi era stata lei, infatti, la prima a presentare in ambito parlamentare la relativa proposta per un doveroso tributi agli angeli della lotta al Covid.

“Non si potrà mai dimenticare – spiega la sen. Papatheu – lo straordinario impegno, il sacrificio estremo e lo sforzo immane di tutti questi eroi silenziosi della sanità che hanno combattuto una battaglia epocale per la difesa della vita: a loro va il mio pensiero e il mio grazie, così come il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno consentito di fare diventare legge questa mia iniziativa ed in primis alla presidente Casellati, la cui sensibilità ha consentito un’intesa immediata tra i gruppi politici e ha portato all’approvazione in tempi rapidi dell’iter di legge”.

“Il 20 febbraio – aggiunge la sen. Papatheu – non sarà soltanto la data del doveroso ricordo di questo dramma senza precedenti, ma un momento di forte impegno morale e di formazione ed educazione alla salute, con iniziative culturali e sociali che trasmettano alle future generazioni quanto sia essenziale avere un sistema sanitario che funzioni. Bisogna far sì che gli “angeli” della nostra sanità vengano messi nelle condizioni di curare al meglio i pazienti non solo nell’epidemia ma in qualsiasi altra patologia”. 

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