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Report annuale 2023

Polizia Postale: la battaglia contro le frodi informatiche e i crimini online nella Sicilia orientale

martedì 2 Gennaio 2024

La Polizia Postale di Catania ha intensificato nel corso del 2023 le sue attività mirate per contrastare i crimini informatici, affrontando diverse sfide nel panorama sempre più complesso delle minacce online.

Concentrandosi su aree chiave come la prevenzione della pedopornografia, la sicurezza delle infrastrutture critiche, il contrasto ai reati contro la persona e il financial cyber crime, l’organizzazione ha mantenuto un impegno costante.

 

Cyber Crime

 

Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica “Sicilia Orientale” ha giocato un ruolo centrale nell’anno 2023, focalizzandosi sulla prevenzione e contrasto dei reati informatici e sull’utilizzo delle nuove tecnologie. Ecco i dati salienti delle attività svolte nelle province di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa.

 

Pedopornografia online

 

L’attività di monitoraggio della rete è stata incessante nel tentativo di limitare la diffusione di contenuti pedopornografici.

Nel corso del 2023, sono stati visionati e analizzati 7.301 spazi web, con 671 inseriti nella blacklist e oscurati per contenuti illegali.

La lotta contro questo crimine ha portato al deferimento di 63 soggetti e all’arresto di 4.

 

 

 

Adescamento online e Cyberbullismo

 

 

parental controlNel 2023, è emerso il coinvolgimento di minori tra i 10 e i 13 anni in casi di adescamento online. Su 51 casi trattati, 41 coinvolgevano preadolescenti, di cui 12 erano bambini sotto i 9 anni.

Social network e videogiochi online sono stati identificati come i luoghi più frequenti per interazioni nocive tra minori e adulti, a riprova ulteriore del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.

Cyberbullismo

L’analisi dei dati di cyberbullismo ha mostrato una diminuzione, suggerendo un impatto positivo delle abitudini normalizzate tra i ragazzi.

Le attività di sensibilizzazione nelle scuole sembrano aver mantenuto alta l’attenzione sugli aspetti responsabili dell’utilizzo della rete.

Nel 2023, sono stati trattati 26 casi di cyberbullismo. ha confermato la diminuzione dei casi dovuta alla normalizzazione delle abitudini dei ragazzi, non si può escludere che il ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni abbia avuto un’influenza positiva sulla qualità delle interazioni sociali, delle relazioni tra coetanei e che la costante opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale così come da altre istituzioni e organizzazioni del terzo settore, presso le strutture scolastiche, abbia mantenuto alta l’attenzione degli adulti e dei ragazzi stessi sulla necessità di agire responsabilmente e correttamente in rete.

 

Estorsione Sessuale

 

Sextortion

Il fenomeno della sextortion ( “estorsione sessuale”) ha coinvolto 12 minori nel 2023, rappresentando una minaccia crescente, soprattutto per vittime minorenni. La maggior parte dei casi riguardava ragazzi tra i 14 e i 17 anni, con effetti lesivi significativi.

Questo reato sta coinvolgendo sempre più spesso vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati, quali la vergogna e la frustrazione che si ingenera per la difficoltà nel gestire la diffusione di immagini intime magari legate ad una precoce sessualità.

 

 

I reati contro la persona online

 

revenge porn
Revenge Porn

Il Centro Operativo (C.O.S.C.) ha gestito 792 casi di reati contro la persona online. Dalle diffamazioni on-line alle minacce e molestie, dal cyberstalking al revenge porn.

Ciò ha portato a denunce contro 64 persone e arresti di 7 individui, con particolare attenzione ai casi di cyberstalking (28), revenge porn (40) e sextortion (84).

 

 

 

Frodi informatiche e crimini finanziari 

 

Nel 2023, la Polizia Postale ha intensificato l’attività di prevenzione con oltre 368 persone deferite all’Autorità giudiziaria e un arresto nel contrasto alle attività predatorie online. I danni ammontano a quasi 9 milioni di euro.

Truffe online

Le truffe online, in particolare nel trading falso, sono aumentate significativamente, passando dagli 80 casi del 2022 ai 185 del 2023 per un totale di oltre 4milioni di Euro di profitti illeciti), con l’aumento del numero di portali che propongono programmi speculativi, apparentemente redditizi e l’utilizzo di tecniche molto sofisticate per contattare le vittime.

L’attività investigativa, qualora la denuncia sia tempestiva, prevede l’immediata attivazione dei canali di Cooperazione Internazionale di Polizia, con la richiesta del blocco urgente delle somme versate e l’effettuazione di accertamenti sui flussi finanziari, che normalmente sono destinati all’estero.

Social Engineering -Phishing

Continua ad essere persistente la diffusione di condotte predatorie realizzate attraverso campagne di phishing consumate in danno di persone fisiche, PMI e grandi società, perpetrate per il tramite di e-mail che, dietro apparenti comunicazioni di Ministeri, organizzazioni pubbliche, istituti di credito ed altri enti, consentono in realtà di  acquisire i dati personali e sensibili, le password di accesso a domini riservati, utili per perpetrare reati contro il patrimonio.

Analogamente, si registra la persistente aggressività sociale delle frodi basate sulle tecniche di social engineering, l’arte di manipolare le persone con lo scopo di “iniettare” il malware all’interno di un’organizzazione superando qualsiasi sistema di controllo e ottenere informazioni riservate. Pratica facilitata anche dall’aumento delle comunicazioni commerciali a distanza e dall’uso dilagante della rete nelle transazioni commerciali.

Cyber Attack

E’ di tutta evidenza come il settore del cybercrime finanziario sia un bacino molto remunerativo e, per questo, sempre più appetibile per organizzazioni criminali strutturate, anche estere, che sovente utilizzano gli illeciti profitti, derivanti da tali condotte delittuose per finanziare ulteriori e diversificate attività illecite.

In Sicilia Orientale,  nel corso del 2023 sono state colpite numerose grandi, medie e piccole imprese, in questa ottica, al fine di prevenire attacchi alle imprese, si inquadrano i protocolli sottoscritti  dal C.O.S.C. di Catania  con l’associazione Sicindustria di Ragusa e con la C.N.A. di etnea.

 

Nell’ambito del Financial Cybercrime di rilievo nazionale è stata l’Operazione “Grandi Firme” ha preso di mira la vendita online di abbigliamento e accessori contraffatti. L’indagine ha coinvolto 11 indagati accusati di associazione per delinquere, finalizzata all’introduzione e al commercio di prodotti con segni falsi, impiegando denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Coordinata dalla Procura della Repubblica locale, l’attività investigativa ha condotto a perquisizioni domiciliari ed informatiche.

Il risultato è stato il sequestro di numerosi capi d’abbigliamento e accessori contraffatti, appartenenti a marchi noti. I dispositivi utilizzati per la pubblicità online della merce sono stati anch’essi confiscati. Questa operazione ha contribuito a contrastare la vendita illegale di prodotti contraffatti, che venivano offerti a prezzi notevolmente inferiori a quelli ufficiali, causando gravi danni alle imprese del settore.

 

Tutela del diritto d’autore

 

Streaming

L’Operazione contro lo streaming illegale nel mese di dicembre scorso ha consentito di identificare 21 componenti di un’associazione criminale transnazionale, focalizzata sulla diffusione illegale di palinsesti televisivi a pagamento.

La polizia ha sequestrato pannelli di gestione utenti e flussi, impedendo la diffusione illecita a circa 50.000 utenti.

Nello stesso contesto sono stati sequestrati anche numerosi dispositivi cellulari ed informatici contenenti evidenze utili a riscontrare le ipotesi investigative.

 

Manifestazioni estremiste in Rete – Cyberterrorismo 

 

Dark Web

L’utilizzo crescente di piattaforme online, social network e di applicazioni di messaggistica istantanea per la diffusione di contenuti propagandistici ha portato la Polizia Postale a raffinare le tecniche investigative e di monitoraggio, compresi i canali del darkweb.

Nel 2023, sono stati monitorati 20.566 spazi virtuali nell’ambito della prevenzione contro la diffusione di contenuti terroristici online.

 

L’attività di prevenzione

 

Iniziativa “Una vita da Social”

Oltre all’azione repressiva, la Polizia Postale ha svolto un ruolo significativo nella prevenzione, soprattutto per la sicurezza dei minori online. Nel 2023, sono stati realizzati 210 incontri formativi nelle scuole, coinvolgendo oltre 28.000 studenti, 2.400 docenti e 2.700 genitori negli uffici scolastici delle province di Catania, Messina, Siracusa e Ragusa,

La sensibilizzazione è stata sostenuta da campagne nazionali come “Una Vita da Social”, #Cuoriconnessi, “Safer Internet Day” e “Incroci” con incontri avvenuti con i bambini delle scuole primarie, considerato che tra i sette e gli otto anni iniziano la loro esperienza in rete, spesso con uno smartphone nella loro esclusiva disponibilità e, pertanto, potenzialmente esposti a gravi pericoli.

 

Il tema della sicurezza digitale, rappresenta un tema cruciale nel dibattito pubblico, l’Italia e la Sicilia si trovano a un bivio tra dati oggettivi e percezioni soggettive. Nell’articolo pubblicato da ilSicilia.it in merito all’indagine “La criminalità: tra realtà e rappresentazione”, frutto della collaborazione tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e l’Eurispes, aveva consentito uno sguardo approfondito  sulla preoccupante crescita dei reati informatici e di violazione privacy e la complessa intersezione tra sicurezza, criminalità e percezione del rischio tra i cittadini.

Un’epoca in cui la digitalizzazione ha permeato ogni aspetto della società, accelerando ulteriormente durante gli anni della pandemia. Anche in un paese storicamente “in ritardo” nel campo informatico come l’Italia, la trasformazione è evidente, portando con sé una sfida crescente anche per le istituzioni e la Polizia Postale sull’aumento dei reati che si stanno trasferendo dal mondo fisico a quello digitale, implementando maggiori risorse economiche e realizzando una regia nazionale e regionale, capillare e organizzata, di concerto con il Terzo Settore ed esperti del settore della cybersicurezza.

Un allarme che non può essere ignorato come indicato nel rapporto semestrale della Dia (Direzione investigativa antimafia) sulla criminalità organizzata mafiosa e nell’indagine realizzata da Fondazione Magna Grecia, descritto nell’articolo pubblicato nel mese di settembre 2023 in cui emergono appetiti e interessi “crescenti” della criminalità organizzata che abbracciano sempre più le tecnologie digitali, e in particolare per il metaverso e il dark web.

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