Un conto è dire no, mobilitarsi, manifestare, seguire tutte le strade del dissenso, un altro è minacciare di morte chi invece il Ponte lo vuole e nel suo ruolo istituzionale sta facendo di tutto per la realizzazione. Invece è capitato al senatore messinese Nino Germanà, vice capogruppo della Lega a Palazzo Madama, nonché segretario della Commissione Trasporti al Senato e coordinatore provinciale del partito, di finire nel mirino.
Germanà, molto attivo su Facebook (il profilo ha lo slogan “Ponte e libertà), si è visto augurare da un commentatore di fare la fine di Giangiacomo Feltrinelli, lo storico fondatore della casa editrice e attivista politico. Si era nel pieno degli anni di piombo quando, Il 14 marzo del 1972 Feltrinelli morì mentre tentava di mettere una bomba per un attentato in un traliccio dell’alta tensione a Segrate.
Ieri un utente facebook (tal Sergio Conti) nel commentare un post di Germanà che plaudiva alla consegna del progetto definitivo, ha scritto: “Le auguro un’innesco come quello che fece Feltrinelli a Segrate”. Il senatore messinese non ha rilasciato dichiarazioni sull’accaduto ma all’utente facebook ha fatto notare, come a dispetto della dotta citazione (un pioniere dell’editoria), abbia commesso un grave errore grammaticale “innesco va senza apostrofo comunque”. Nel frattempo ha deciso di tutelarsi anche perché il rischio che la temperatura si alzi con il passare dei mesi e l’avvio dei lavori c’è tutto.
Le reazioni
“Esprimo solidarietà e vicinanza al senatore Nino Germanà al quale, sui social, è stata augurata la morte per la sua posizione a favore del Ponte sullo Stretto. Germanà è un uomo al servizio delle istituzioni e sono certo che non si farà intimidire da queste frasi di odio ingiustificato. Non bisogna mai dimenticare che la democrazia si fonda sulla pluralità delle opinioni e non sulle minacce”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
“Solidarietà al collega senatore Nino Germanà, a cui è stata augurata la morte sui social solo perché sta svolgendo il suo lavoro istituzionale con grande senso di responsabilità“. Lo dice il senatore della Lega e coordinatore del partito in Sicilia Claudio Durigon. “Posizioni politiche diverse – aggiunge – non giustificano tanto livore nei confronti di chi ogni giorno si batte con determinazione per garantire ai siciliani una infrastruttura strategica ed essenziale per il rilancio economico di tutta l’isola“.
“Solidarietà al collega Nino Germanà che non si farà certo intimidire dal vile che usa la tastiera per attaccarlo e minacciarlo di morte. Riguardo al qualche pasdaran che ancora si ostina a dire che il Ponte nello Stretto non si debba fare, si rassegni perché i governi Meloni e Schifani marciano nella stessa direzione. L’infrastruttura si farà e sarà un orgoglio per la Sicilia“. Lo afferma Salvo Geraci, deputato regionale della Lega.
“Non posso che esprimere la mia personale vicinanza e solidarietà al Senatore Nino Germanà vittima di ingiustificato odio per la sua posizione favorevole al ponte. Mi auguro che da qui in poi il confronto su tutti i temi che interessano il Paese possa svolgersi nel pieno rispetto del pensiero e della persona dell’interlocutore, così come si attiene ad ogni paese civile e democratico.” Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo.
“Solidarietà al collega Nino Germanà a cui sono state proferite minacce gravissime sui social. Un gesto ingiustificabile che conferma come il mondo social necessiti di regole e di maggiori controlli. Non saranno parole scritte irresponsabilmente a fermare un uomo o una donna dello Stato protesi al perseguimento di un legittimo obiettivo politico condiviso”. Lo ha detto la Senatrice di Italia Viva Dafne Musolino.