Presentato a Palazzo d’Orléans il progetto sulla Pedemontana di Palermo, il nuovo asse che permetterà di collegare l’autostrada A19 “Palermo-Catania”, e l’autostrada A29 “Palermo-Mazara del Vallo”, consentendo la razionalizzazione del traffico extraurbano e interprovinciale che attualmente transita, assieme al traffico urbano di Palermo, sull’unico collegamento veloce esistente tra le due autostrade: il Viale Regione Siciliana (noto anche come Circonvallazione di Palermo), arteria a tutti gli effetti “urbana”. Un’occasione per mettere al centro l’importanza delle infrastrutture per lo sviluppo della Sicilia.
A renderlo noto in una conferenza stampa, è l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Aricò, insieme al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
La nuova tangenziale di Palermo vale oltre un miliardo di euro, una somma trovata nel fondo di coesione. Una misura importante approvata dopo appena 35 giorni dall’insediamento del governo Schifani, concludendo un accordo quadro con l’ANAS. “Vogliamo dare una svolta alla viabilità della Sicilia, si parla tanto di Ponte sullo Stretto come corridoio per arrivare fino ai paesi scandinavi. La Sicilia deve essere pronta a questa sfida”, ha detto Aricò.
Dunque, inizia un percorso che cambierà l’assetto viario principale di Palermo. In più, l’opera ha ricevuto il parere favorevole del Consiglio superiore dei lavori pubblici. E a proposito di mobilità, “Dobbiamo interconnettere strade, autostrade, porti e aeroporti, aspettando la costruzione della più grande opera”, ha aggiunto l’assessore Aricò. C’è il tema degli aeroporti. La Sicilia, come ha più volte sottolineato il governatore Schifani, è l’unica Regione che ha aeroporti pubblici, mentre tutta Italia ha privatizzato. Un sistema già collaudato di transizione da pubblico a privato nel rispetto della chiarezza e trasparenza. I vantaggi? Lo spiega l’esponente del governo Schifani.
“Ritengo che i manager degli aeroporti siano favorevoli alla privatizzazione, sarà un percorso che durerà sicuramente qualche mese, fatto che può dare una spinta maggiore. Questo governo ha una visione: che ci siano due sistemi aeroportuali della Sicilia- occidentale e orientale- che fra di loro collaborino affinché Sicilia sia raggiunta facilmente e, soprattutto, a prezzi calmierati per i turisti e per gli stessi cittadini siciliani”.