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L'appello

Precari sanità, il Nursind: “Un errore la disparità nelle assunzioni, la Regione riveda la sua posizione”

mercoledì 20 Dicembre 2023
Il Nursind-Cgs Sicilia esprime profonda preoccupazione in merito alla recente circolare regionale del 12 dicembre scorso sulle modalità di stabilizzazione del personale sanitario precario nelle aziende della Regione. La circolare, basandosi su un parere della Funzione Pubblica del marzo 2023, ribadisce che l’accesso al pubblico impiego deve avvenire attraverso il concorso pubblico, secondo norme costituzionali. Tuttavia, la stessa circolare riconosce la mancanza di uniformità nelle pratiche adottate dalle diverse aziende sanitarie in Sicilia, con alcune che hanno proceduto alla stabilizzazione di personale già titolare di rapporto a tempo indeterminato, creando una disparità di trattamento tra dipendenti.
“L’aspetto più controverso – afferma il segretario regionale del Nursind, Salvo Calamiaè l’affermazione che le stabilizzazioni effettuate in violazione della normativa costituzionale sarebbero considerate tali solo “da domani,” limitatamente alle procedure in corso. Tale disposizione crea un divario tra coloro che hanno già ricevuto una stabilizzazione incostituzionale e coloro che attendono ancora il completamento delle procedure. Ribadiamo l’amarezza che tale disposizione comporta per i precari veri, i quali, nonostante abbiano ricevuto una stabilizzazione incostituzionale in passato, non saranno oggetto di nuove procedure. Ciò crea una disparità di trattamento ingiusta, lasciando invariata la situazione di coloro che hanno beneficiato di una stabilizzazione incostituzionale, mentre altri potrebbero essere esclusi da future opportunità di stabilizzazione. La questione della disparità di trattamento, con alcune aziende che hanno agito in violazione della normativa costituzionale, richiede un intervento tempestivo e deciso. Invitiamo  le autorità competenti a rivedere le disposizioni della circolare, adottando misure che garantiscano l’uguaglianza costituzionale ed evitino rischi di contenzioso legale”.
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