Oltre 150 trattori arrivati da vari centri della provincia di Trapani hanno sfilato, in tre riprese, per le principali vie di Marsala (TP).
A organizzare la protesta, proclamando lo “stato di agitazione” degli agricoltori della provincia “per sollecitare interventi concreti ai governi nazionale e regionale”, sono state le segreterie provinciali di Confsal, Copagri, Feder.Agri, Fna, Confagricoltura e Liberi Agricoltori. A loro si sono uniti i contadini dell’associazione “I Guardiani del territorio” di Marsala.
Obiettivo della mobilitazione, spiegano i promotori, è quello di sollecitare ai governi nazionale e regionale “quattro provvedimenti urgenti da cui dipende la sopravvivenza di gran parte delle aziende agricole: ristoro immediato per i danni subiti nella precedente e attuale campagna agraria, come alluvioni e prolungate periodi di siccità e calura; la liquidazione immediata di tutte le misure agroambientali; pagamento degli aiuti temporanei per il caro energia; attivazione dei crediti d’imposta per l’acquisto di tutti i mezzi produzione”.
Le organizzazioni di categoria che hanno indetto la manifestazione di protesta hanno reso noto che martedì, a Roma, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida incontrerà Cipriano Sciacca, segretario regionale della Confsal e componente della segreteria nazionale di Feder.Agri.
“Questo – dice Sciacca – è solo l’inizio di una vertenza che potrebbe estendersi a tempo indeterminato e coinvolgere le altre provincie siciliane”.
Le aziende agricole chiedono, inoltre, la possibilità a reinvestire gli “utili” nell’azienda, “con il duplice scopo di migliorare il ciclo produttivo e rimanere competitive sui mercati dopo i danni causati dalla pandemia prima e dagli scenari di guerra dopo che hanno fatto raddoppiare, se non triplicare, i costi di produzione”.