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Racket transnazionale della droga, arresti a Modica

giovedì 17 Novembre 2016

La Questura di Ragusa ha eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Catania, nei confronti di italiani, tunisini, marocchini, albanesi e polacchi. Il gruppo gestiva un’attivita’ di traffico di sostanze stupefacenti. Il reperimento e la lavorazione della sostanze erano curati da Julian Hoxha, che ricopriva i vertici dell’organizzazione. Ai provvedimenti restrittivi sono stati disposte dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania perquisizioni domiciliari sia nei confronti dei destinatari del provvedimento restrittivo sia di altri indagati che, come emerso dalle indagini, partecipavano a vario titolo all’attivita’ di narcotraffico. Nel corso dell’operazione che ha portato alle cattura di 14 dei 17 destinatari della misura, sono stati effettuati sequestri di eroina, marijuana, smartphone e computer. Le indagini delineavano la sussistenza di un’articolata organizzazione dedita all’acquisto, al confezionamento e all’immissione sul mercato di Modica di Pozzallo e di Rosolini di rilevanti quantitativi di marijuana, eroina e cocaina. Gli investigatori avevano monitorato l’esistenza di insoliti rapporti di frequentazione tra gruppi di stranieri di varia nazionalita’, la maggior parte albanesi ed alcuni tunisini e marocchini, anche con cittadini modicani. Con l’ausilio delle intercettazioni telefoniche e ambientali si riuscivano a definire e i ruoli rivestiti dagli indagati, cosi’ emergendo un sodalizio, composto anche di donne, legate da rapporti sentimentali e/o di parentela con i capi del gruppo criminale. Individuati a Roma e Ragusa altri due albanesi che rifornivano abitualmente il gruppo nel territorio modicano. Le indagini rilevavano contatti tra gli associati che cercavano invano di eludere i controlli e la ripartizioni di compiti e di mansioni, in relazione all’acquisto, all’occultamento, alla detenzione ed allo spaccio di droga. L’esistenza del gruppo era dimostrata dalla presenza di una cassa comune dove confluivano i proventi dell’illecita attivita’, destinati anche all’acquisto di nuove quantita’ di stupefacente. Il sodalizio criminale aveva in alcuni albanesi con a capo Hohxa i promotori e coordinatori delle illecite attivita’ dell’organizzazione con il ruolo di procurare lo stupefacente da fornitori. Il cittadino tunisino Dakhil Majri, spacciatore, era anche il custode dello stupefacente, Algert Selmani si occupava del trasporto e dello spaccio di droga. Importante la posizione di alcune donne inserite con compiti di rilievo: Erisa Gjonaj, convivente di Hoxha e sua stretta collaboratrice nell’occultamento e nello spaccio della droga; Martina Chiaramonte, fidanzata di Xhediljano Selmanaj; Fadwa Chaggar e Justyna Wudarczyk, convivente di Dakhil Mejri, che per conto dei sodali pagavano le partite di droga, celavano e spacciavano droga. Ulteriori sodali erano Carmelo Baglieri, che si occupava dell’approvvigionamento a Ragusa presso un fornitore albanese e dello smistamento dello stupefacente anche nei comuni limitrofi; Giorgio Selvagio e Giorgio Assenza, addetti alla rivendita al dettaglio dello stupefacente nella citta’ di Modica. Uno specifico ruolo e’ ricoperto dalle sorelle Lorenza e Mery Salonia. Le due donne, pur essendo all’epoca delle indagini agli arresti domiciliari, tramite loro corrieri acquistavano la droga dal gruppo criminale e in particolare da Hoxha, immettendolo poi sul mercato di Pozzallo. Sono stati arrestati in flagranza di reato Majri, Hoxha, Baglieri e Assenza e sequestrati oltre 200 grammi di cocaina, eroina, hashish, marijuana. Arrestata Lorenza Salonia per detenzione di eroina e denunciato uno dei sodali per possesso di marijuana.

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