Torna in Consiglio comunale il progetto e arriva il momento dell’ultimo placet nell’iter la nuova linea ferroviaria che interessa anche il territorio di Taormina e prevede in città due nuove stazioni, di cui una ai piedi del centro storico ed una a Trappitello. Il Civico consesso affronterà infatti il 2 marzo prossimo in aula la questione del bypass necessario per evitare che le attività di cantiere a Trappitello vadano ad interessare il territorio della popolosa frazione, dove la strada statale 185 (la Via Francavilla) è già posta ogni giorno sotto pressione da numerosi mezzi per la normale viabilità e diventerebbe insostenibile l’eventuale passaggio dei mezzi pesanti impegnati nelle attività di cantiere per i lavori del nuovo tracciato ferroviario.
E’ stato posto all’ordine del giorno il “Progetto relativo all’allaccio autostradale temporaneo per il collegamento diretto tra le aree di cantiere poste nei pressi della SS185 (al km 65 circa) e la A18 nei pressi delle aree di servizio Calatabiano est/ovest”. Lo stesso punto prevede anche la discussione sulla “Progettazione esecutiva e l’esecuzione in appalto dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria Messina-Catania, tratta Giampilieri-Fiumefreddo, primo lotto funzionale Fiumefreddo-Taormina-Letojanni e compresa la realizzazione dell’interconnessione Taormina-Letojanni e dismissione degli impianti della linea attuale tra Fiumefreddo e l’allaccio con la linea storica”.
Il Civico consesso sarà chiamato a ratificare la soluzione prevista da Rfi. Il sindaco Mario Bolognari ha spiegato che dopo i sopralluoghi effettuati lo scorso anno anche con l’allora sottosegretario del governo Draghi, Giancarlo Cancelleri e con il dirigente di Rfi, l’ing. Salvatore Leocata, venne deciso di fare immettere i mezzi sulla ferrovia e poi, una volta arrivati a ridosso della A18, veniva previsto un raccordo per far entrare i mezzi in direzione Messina, all’altezza della stazione di servizio Calatabiano Est. I camion andrebbero poi a scaricare a Sant’Alessio. Su Trappitello, per portare via il materiale di risulta delle attività di cantiere, si era pensato, per non intasare la SS185, di andare sul lato sinistro a scendere verso il mare e poi sulla destra del torrente Santa Venera, per poi sboccare con un esproprio nell’autostrada A18. Ma questa ipotesi è stata scartata da Rfi e dall’impresa incaricata.
“Un ingresso sulla SS185 – ha evidenziato Bolognari – era comunque necessario, le manovre dei camion avrebbero sennò intasato una strada altamente trafficata. Ma soprattutto la presenza con ingressi e uscite di 300 camion nel casello A18 a Giardini avrebbe creato un intasamento insopportabile e interferirebbe con le manovre di turisti e residenti di Taormina, Giardini e Valle Alcantara”.