La Regione Siciliana prende posizione sui mancati adempimenti di otto comuni della provincia di Messina rispetto al progetto esecutivo per il raddoppio della linea ferroviaria. L’assessore al Territorio ed Ambiente, Elena Pagana, ha deciso di applicare i poteri sostitutivi in riferimento agli atti non espletati dalle Amministrazioni Comunali di Messina, Itala, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Furci Siculo, Sant’Alessio Siculo, Letojanni e Scaletta Zanclea.
La questione riguarda il progetto per il “Raddoppio della tratta Giampilieri – Fiumefreddo secondo Lotto Funzionale: Taormina – Giampilieri e nella fattispecie l’iter comprensivo delle Varianti al progetto definitivo“. A tal proposito il 18 ottobre 2023, ai fini dell’emissione del provvedimento richiesto al Dipartimento Urbanistica, sono state invitate le Amministrazioni Comunali di Messina, Itala, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Furci Siculo, Sant’Alessio Siculo, Letojanni e Scaletta Zanclea della Città Metropolitana di Messina a verificare la conformità del progetto mediante apposita attestazione, nel caso in cui il progetto risultasse in difformità dallo strumento urbanistico, a rendere apposito parere motivato tramite delibera consiliare, evidenziando che in caso di inadempimento, sarebbe stato attivato l’intervento sostitutivo.
Il 7 febbraio scorso i Comuni interessati dall’intervento sono stati sollecitati dalla Regione a riscontrare, ognuno per le proprie competenze, entro i successivi trenta giorni dalla ricezione della nota, quanto richiesto da Palermo già nel mese di ottobre. Si è poi registrata una nota delle Ferrovie dello Stato, del 16 febbraio 2024 con la quale sono state trasmesse a Palermo le note del Comune di Messina, del Comune di Nizza di Sicilia, del Comune di Alì Terme, in riscontro al sollecito del 21 dicembre 2023 da parte di Rfi, ed i responsabili delle Aree tecniche hanno rilasciato il proprio parere anche con condizioni senza alcun riferimento alla conformità-difformità delle opere rispetto ai rispettivi strumenti urbanistici comunali. E con la medesima nota di Rfi è stato richiesto al Dipartimento regionale di provvedere all’esercizio dei poteri sostitutivi. In pratica i Comuni di Itala, Furci Siculo, Letojanni e Sant’Alessio Siculo non hanno dato riscontro, mentre i Comuni di Messina, Alì Terme e Nizza di Sicilia, pur rilasciando parere favorevole con condizioni al progetto, non hanno trasmesso la documentazione richiesta per consentire l’espressione del parere di competenza.
“I termini assegnati – spiega l’assessore Pagana – sono infruttuosamente decorsi senza che le Amministrazioni comunali di Messina, Itala, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Furci Siculo, Sant’Alessio Siculo, Letojanni e Scaletta Zanclea abbiano dato riscontro a quanto richiesto da parte di questo Dipartimento. Sussistono i presupposti, a questo punto, per procedere a intervento sostitutivo, a mezzo di Commissario ad Acta, per la convocazione dei Consigli Comunali allo scopo di acquisire il parere del medesimo organo sul progetto del “Raddoppio della tratta Giampilieri-Fiumefreddo secondo Lotto Funzionale: Taormina – Giampilieri ed il progetto esecutivo delle Varianti al progetto definitivo”.
L’assessore Pagana ha decretato la nomina dell’architetto Donatello Messina, in servizio presso questo assessorato per la funzione di Commissario ad Acta presso i comuni di Messina, Itala, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Furci Siculo, Sant’Alessio Siculo, Letojanni e Scaletta Zanclea. Avra il compito di “provvedere, in via sostitutiva, alla convocazione del Consiglio Comunale, ponendo all’ordine del giorno il parere sul progetto dei lavori in questione“.
La decisione della Regione si traduce, di riflesso, anche in un segnale per il Comune di Taormina che non rientra in questo provvedimento e non è nell’elenco degli otto comuni per i quali è stato nominato un commissario ad acta, ma di fatto la Perla dello Ionio si trova in una posizione ancora più complicata rispetto alle altre municipalità. Il 9 dicembre 2023 Taormina ha revocato la delibera di Consiglio comunale del 2021 che aveva approvato il progetto per la nuova linea ferroviaria, e ha contestato ad Rfi una serie di criticità sugli elaborati. Il tutto mentre le opere sono state appaltate e i cantieri sono ormai aperti. Pertanto anche Taormina ora rischia di andare incontro alla “spada di Damocle” dei poteri sostitutivi che potrebbero essere decisi dalla Regione Siciliana per procedere in termini analoghi a quanto sta avvenendo negli altri centri della riviera ionica e nel capoluogo.