Storie di tratte mai terminate, ritardi e malfunzionamenti. La rete ferroviaria siciliana non gode certamente di buona salute. Disagi più volte raccontati, denunciati e posti sotto la lente di ingrandimento delle cronache dell’Isola. Nelle ultime settimane una nuova ondata di polemiche sul fronte ionico sta tenendo banco: la galleria di collegamento tra il vecchio storico tracciato e la nuova linea tra Letojanni e Taormina, all’altezza della frazione di Mazzeo.
Ma perché il progetto è così contestato?
Nasce così il comitato “Giù le mani da Mazzeo” che alza la voce e si unisce alla battaglia intrapresa già da mesi dall’associazione “Patrimonio Sicilia”, che con il suo vicepresidente Piero Arrigo ha sollevato la questione accendendo i riflettori: “Non siamo contro il doppio binario, ma non vogliamo la costa venga danneggiata“.
L’opera di Rfi, come ha spiega Arrigo “non è mai stata approvata dall’Amministrazione Bolognari, con il quale mi sono sentito. Anche l’ufficio tecnico di Taormina me l’ha confermato. La nostra battaglia continua imperterrita. Questo raccordo che vogliono realizzare tra la stazione di Taormina sotterranea e il vecchio binario è motivato dal fatto che Rfi sa di non poter rispettare i tempi per completare il doppio binario Taormina-Giampilieri, entro 10 anni e ha diviso il lavoro in due lotti: Fiumefreddo-Taormina e Taormina-Giampilieri. Contano di concentrarsi e completare il primo. Da questa stazione sotterranea intendono scavare un’ulteriore galleria trasversale che sbucherebbe sulla costa, alle porte di Mazzeo, per collegare la prosecuzione del traffico ferroviario sulla vecchia tratta ferroviaria costiera esistente. E’ un’opera inutile perché quando il doppio binario Taormina-Giampilieri sarà pronto verrà abbandonata“.
Oltre il danno la beffa. Non solo la tratta rischia successivamente di essere abbandonata, ma a piangerne le conseguenze sarà anche il territorio irreversibilmente mutato e trasformato, con una distesa di verde, l’unica tra l’altro in località Mazzeo, e le sue coltivazioni pregiate, tra cui anche avocado e manghi, cancellati. Le proposte alternative portate avanti sono due: spostare l’ingresso della galleria di interconnessione nella vallata del torrente Letojanni o creare il nodo di interscambio alla stazione Alcantara, nella frazione Trappitello.
Ecco dove ricadrebbe la deviazione della strada statale 114:
Ora che il vaso di Pandora è stato scoperchiato non si tornerà più indietro e la linea ferroviaria Fiumefreddo-Giampilieri continuerà a far parlare di sé anche nelle settimane a seguire. Anche perché a muoversi saranno pure i sindaci. E’ prevista a breve una riunione tra i primi cittadini della riviera ionica per stabilire una linea comune e comprendere le iniziative da intraprendere per mettere in piedi un fronte unico, unito e compatto.