A breve partiranno i lavori di valorizzazione della Cava Ispica, a Ragusa, una vallata fluviale che per 13 km incide l’altopiano ibleo, tra le città di Modica e Ispica. Si tratta di una delle più grandi curiosità archeologiche della Sicilia per il suo aspetto pittoresco e il grande numero di escavazioni nelle pareti rocciose del suo lungo corso fin nell’altopiano di Modica.
La particolare morfologia della cava, a forma di gola, il tipo di roccia, la posizione naturalmente adatta alla difesa, la prossimità del mare, hanno contribuito a rendere questo luogo uno dei maggiori insediamenti rupestri dell’Isola, rendendo questa area archeologica veramente suggestiva.
Ai fini della riqualificazione del sito, è stato previsto un fondo di 3 milioni di euro erogati direttamente dal Pon Cultura e Sviluppo, un intervento fortemente voluto dal governo Musumeci per rilanciare un processo di rivitalizzazione territoriale ed economica, soprattutto in tempi di pandemia, di un’area archeologica che testimonia la sua importanza storico-culturale. E si ricorderà che il progetto pilota era stato auspicato dall’archeologo Sebastiano Tusa, in qualità di assessore regionale ai beni culturali, e da Calogero Rizzuto, nella veste di soprintendente ai beni culturali di Ragusa.
Il contratto d’appalto integrato, firmato presso la sede della Soprintendenza dei beni culturali di Ragusa, è stato assegnato all’Ati (Associazione temporanea di imprese) formata dalla ConsCoop, di Forlì, dal Caec (Consorzio artigiano edile di Comiso) e dalla Operes s.r.l. di fonte Venerina. Il negoziato prevede la redazione del progetto esecutivo, entro 30 giorni dalla stipula, per il compimento delle opere di riqualificazione del parco archeologico.
Gli interventi nascono dall’esigenza di rendere maggiormente fruibile il percorso esplorativo da parte del turismo locale ed estero, all’interno di un circuito culturale più ampio che si allinea agli standard internazionali, raccogliendo anche le istanze di un’utenza maggiormente eterogenea, con particolare attenzione alle persone disabili, nell’ottica di debellare definitivamente ogni barriera architettonica.
Il progetto prevede una nuova biglietteria nell’area di ingresso, dove sarà implementato un elevatore che permetterà la mobilità fino al viale principale della cava.