«Sembra che scientificamente i “grandi decisori”, nazionali e regionali, si stiano mettendo di impegno per far perdere ogni possibile occasione di crescita alla Sicilia. Nella confusione mediatica che regna sull’argomento, pare emergere solo la notizia che per l’Isola nel Recovery Fund è previsto poco o nulla. Di certo pare non essere previsto il Ponte sullo Stretto, che pur sarebbe fondamentale per lo sviluppo e il futuro della regione. Pazienza, ci eravamo (ancora una volta!) illusi. Da tempo come Confindustria puntiamo il dito sulla sostanzialmente assoluta mancanza di programmazione che contraddistingue l’azione politica in Sicilia. Nessuno si sta affannando a smentirci».
Lo scrive Salvatore Gangi, presidente del Comitato regionale Piccola Industria di Confindustria in Sicilia.
«Il quadro complessivo è nero. I dati Istat del terzo trimestre parlano di 8mila posti di lavoro persi e del 38% di siciliani senza occupazione. E uno strumento di potenziale immane impatto sociale, prima ancora che economico, come il Recovery Fund resta un libro dei sogni sul quale pare non si riesca a incidere. Il quadro complessivo è nero, dicevo, e la misura è davvero colma».