“Noi abbiamo cercato in qualche modo di evitare la guerra civile. In questo devo dare atto che è stato utile il reddito di cittadinanza. Senza, realtà come Palermo difficilmente avrebbero superato il momento terribile della pandemia, ma abbiamo fatto ricorso anche all’erogazione di beni di prima necessita’, per preservare il patrimonio umano che e’ il primo patrimonio della citta’. E in queste ore abbiamo firmato con la guardia di finanza un protocollo di intesa per evitare che ci siano i furbetti del bonus spesa“. Lo ha detto a “Tgcom24Tour” il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, intervistato dal direttore Paolo Liguori.
“Comunque – ha aggiunto Orlando – oggi vediamo la ripartenza, si prevede un aumento dei consumi, ma non possiamo cantare vittoria. Intanto, perche’ non sappiamo gli effetti della variante Delta e poi soprattutto perche’ questo periodo di pandemia ha determinato la chiusura di tantissime aziende…“.
“La pandemia produce una sorta di momento della verità, una condizione nuova. Il diffondersi di una malattia, che non e’ solo dal punto di vista sanitario ma anche economico, rischia di essere affrontata non dai medici ma dagli stregoni. Se un’impresa e’ in difficoltà chiama lo Stato. Se lo Stato non arriva, arriva la mafia. E’ quello che e’ accaduto in tutta Italia, dove imprenditori hanno evitato il fallimento svendendo la propria azienda o consegnandosi nelle mani di un usuraio. Questa pandemia ha provocato in qualche modo una messa a rischio della legalita’ nel mondo dell’impresa“, ha detto a “Tgcom24Tour” il sindaco.
“Credo – spiega – che ormai tutti abbiamo compreso che qualunque progetto di vita, qualunque progetto imprenditoriale deve attaccarsi al chiodo della salute. E questa e’ la ragione per la quale qualche volta abbiamo assunto delle posizioni dure. Perche’ ormai questa pandemia ha cambiato il modo di vivere e anche la scala dei valori”. “La citta’ di Palermo– aggiunge Orlando – era diventata una straordinaria attrazione turistica, la pandemia ha bloccato questo percorso, mettendo in ginocchio l’attivita’ economica, soprattutto coloro che lavoravano di impresa, di attrazione turistica, tutto il mondo dei servizi, dell’accoglienza, della ristorazione, del tempo libero, del teatro, della musica, dello spettacolo”.