La Regione riprende in mano il progetto del Centro Direzionale da circa 300 milioni di euro. Lo prevede il testo del “Collegato” alla finanziaria approvato ieri. Peccato che manchino sia i soldi che la location.
Contrariamente alle voci che danno per certa l’area di via Ugo La Malfa (dove insiste l’attuale ARTA – Assessorato Regionale Territorio e Ambiente), sull’effettiva ubicazione e sul progetto definitivo dovrà pronunciarsi il Consiglio Comunale di Palermo, che avrà 120 giorni dal momento della trasmissione da parte del Governo regionale.
Lo precisa l’emendamento proposto da Marianna Caronia, nella doppia veste di deputato regionale e consigliere comunale di Palermo. L’ARS ha introdotto infatti la previsione che sulla definitiva ubicazione sia espresso il parere di Sala delle Lapidi, come per tutte le grosse varianti urbanistiche.
“Fino ad oggi – spiega Caronia – la Regione ha interloquito correttamente, ma unicamente, con il Comune rappresentato dal sindaco Orlando. Ma non è accettabile che da parte dell’Amministrazione comunale non vi sia stata né la sensibilità istituzionale né l’attenzione politica a coinvolgere il Consiglio Comunale e la Commissione Urbanistica su un progetto da circa 300 milioni di Euro, che avrà un impatto enorme sulla struttura urbanistica e sulla viabilità di una vasta zona della città. Il coinvolgimento del Consiglio Comunale è più che un atto dovuto, perché il Consiglio non può essere spettatore delle scelte di pianificazione. Non posso che ribadire l’importanza degli strumenti e delle istituzioni che danno voce ai cittadini e ai loro rappresentanti.”
Già a marzo si parlava di uno stop per la sede di via Ugo La Malfa poiché il grattacielo con 3 torri (da venti e trenta piani) che prenderanno il posto degli attuali edifici, per una superficie complessiva di 85mila metri quadrati, con uffici per i 4.250 dipendenti, porterebbero un incremento eccessivo di traffico nella zona. E già quattro mesi fa la Caronia lo bollava come «un progetto faraonico, che avrà un impatto enorme sul traffico della città».
A ciò si aggiunge che il passante ferroviario non è ancora ultimato e i terreni in questione non appartengono alla Regione, e pertanto dovrebbe acquistarli.
Il progetto preliminare fu presentato nel 2018 dall’ingegnere Tuccio D’Urso, capo del Dipartimento Energia. Il costo dovrebbe essere di almeno 280 milioni: 212 per gli uffici e 70 per la parte commerciale. Sottoterra sono previsti tre piani da 45 mila metri quadrati: un parcheggio da almeno 1.500 auto per i dipendenti e il pubblico degli uffici e l’archivio regionale. Il progetto prevede anche la creazione di un polo didattico con asilo, una scuola elementare e media per i figli dei dipendenti.
L’amministrazione regionale – concentrando tutti gli assessorati in un’unica sede – risparmierà 27 milioni l’anno di affitti, solo a Palermo. L’obiettivo della Giunta Musumeci è realizzare l’opera entro fine mandato, prima delle prossime elezioni del 2022. Ma prima bisognerà trovare i fondi e soprattutto scegliere una location adatta, che metta d’accordo tutti a Sala delle Lapidi.
I Figuccia’s hanno già avvertito Orlando: “Non diventi l’ennesimo cantiere infinito della città”.
Tuttavia, pur risparmiando sugli affitti, sarà difficile per la Regione ottenere la copertura finanziaria di almeno 300 milioni. Ed il progetto potrebbe solo essere l’ennesimo schizzo sulla carta, da aggiungere al “libro dei sogni”.
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