Titolo: Resilienza – Autore: Elio Carreca
N. pagine: 232 – Edizioni Valtrend, Napoli – Prezzo 15 €
STRUTTURA DEL ROMANZO.
La narrazione procede per piani paralleli. I capitoli, alternati tra loro, raccontano del passato della protagonista, Rosalba, a Palermo e della sua nuova vita a Cagliari. A Palermo Rosalba vivrà un “storiaccia” da cui riuscirà a fuggire; a Cagliari fronteggerà la doppiezza di chi vorrebbe truffarla. Nel finale le due narrazioni si incontreranno e Rosalba scoprirà come, nonostante i suoi sforzi, niente sia cambiato e tutto intorno a lei sia sempre stato irredimibile.
SINOSSI.
Palermo. Rosalba lavora come informatico, con un contratto flessibile e alle dipendenze di una società esterna, a palazzo di giustizia. Quando l’azienda la licenzia, la sua vita diventa un continuo scivolare: in arretrato con l’affitto, le rate, le bollette, il conto in rosso. Affronta la ricerca di un altro lavoro, ma ogni tentativo di trovare un altro impiego, in tempi di recessione e globalizzazione, si rivela inutile. Accetta allora un impiego a cottimo, come manicure, nel salone di bellezza di Claudia, durante il quale si manifestano in lei i primi segnali di sdoppiamento della personalità. Non è tuttavia in grado di far fronte ai debiti accumulati e quando la sua situazione economica precipita, si confida con Armando, un pm collezionista di icone religiose, da cui, contando su uno stipendio stabile, ha affittato un appartamento, contiguo a quello di lui. Armando è disposto ad aiutarla, purché accetti di avere un rapporto sessuale con lui.
A questa proposta la dissociazione di Rosalba si manifesta appieno: l’altra, Eloisa, cresciuta dentro di lei, la spinge ad accettare. Il rapporto si consuma davanti a una icona realizzata da fra’ Cristoforo da Pietratagliata, il Cionco di Ganci. Nei giorni successivi Rosalba si rifugia a casa di Claudia e ne accetta l’ospitalità. Poi gli eventi precipitano: il negozio di Claudia viene chiuso con l’accusa di riciclare i proventi delle scommesse clandestine; anche Rosalba sarà indagata e non potrà più abitare con Claudia. Il pm dell’inchiesta è Armando. Quando si reincontreranno Armando le proporrà l’archiviazione delle accuse a condizione che ritorni a vivere nell’appartamento accanto al proprio e sia sempre disponibile. Eloisa riprende il sopravvento e accetta.
Comincia per Rosalba/Eloisa un periodo di umiliazioni e violenza. Rosalba, costretta anche alle pulizie nell’appartamento di Armando, scopre una cassaforte con all’interno una somma in contati e l’incartamento secretato di un pentito. Armando, intanto, ha il sospetto di essere indagato per l’acquisto fraudolento del Cionco, si disinteressa a lei, comincia a bere. Rosalba registra un colloquio tra il suo carnefice e il procuratore capo: l’inchiesta sarà insabbiata e Armando verrà trasferito. Rosalba in cambio della registrazione otterrà il contante nella cassaforte. Una volta consegnato il denaro il bruto esce da casa e, nello stesso momento, Rosalba riceve, da Cagliari, una proposta di lavoro; torna nell’appartamento di lui e si vendica smaltando, da brava manicure, le unghia della Madonna del Cionco.
Cagliari. Rosalba ha ricostruito la propria vita: con l’aiuto di una psicologa ha superato i traumi del passato e investito parte del denaro del ricatto in una propria impresa informatica, in società con Tore, il fidanzato. Lavorando a una nuova commessa, correla tra loro alcuni programmi. Il risultato è un algoritmo innovativo la cui applicazione da parte delle aziende, porterà però a una drastica riduzione di personale. Riaffiorano allora i ricordi della sua vita a Palermo, insieme ad ansia e paura. Tore intanto insiste perché Alfanet, la loro impresa, si espanda grazie al potenziale del nuovo programma, ma Rosalba è contraria; Tore sembra accettarlo. Insieme incontrano a casa di amici Miretta, la nuova direttrice della filiale in cui Alfanet ha il fido, rientrata da un periodo di lavoro all’estero. Rosalba riceve la comunicazione di aver vinto un premio per il programma di sua invenzione.
A Milano, dove ritira il premio, conosce l’ing. Gurreri, un anziano manager dai molti contatti. L’ingegnere intuisce le potenzialità del programma e insiste perché Rosalba ne registri la proprietà intellettuale. È Tore ad occuparsene. È sempre stato affidabile, ma in questo caso accumula ritardi inspiegabili, assumendo comportamenti ambigui e contraddittori. Rosalba ne scopre il tradimento con Miretta. Una volta scoperto, Tore si defila dalla gestione di Alfanet e, ancora una volta, Rosalba è costretta ad andare avanti da sola: i bilanci hanno molte anomalie e le operazione di sconto delle fatture vengono rifiutate dalla banca per l’eccessiva esposizione della società. Grazie alle conoscenze di Gurreri, scopre che Tore, con la complicità di Miretta, ha svuotato i conti della società, per costringerla a cedere il programma ad un’impresa in cui i due sono soci. La situazione si sblocca soltanto con un deciso intervento di Gurreri: dopo un incontro/scontro, lei, Tore e Miretta trovano un accordo, ma Alfanet dovrà essere liquidata con la procedura del fallimento concordato. Ancora una volta Rosalba ha affrontato le avversità della vita ed è di nuovo sul punto di cambiarla. Questa volta non più da fuggiasca, ma da guerriera vincitrice, almeno fino a quando non scopre che il giudice incaricato di autorizzare il concordato è Armando; avverte allora di avere esaurito forza e coraggio, perché nella sua vita niente cambia, mai.
Tratti contenutistici: la descrizione degli aspetti devastanti della globalizzazione. Il cinismo del mondo degli affari. L’esercizio brutale del potere. Lo sfruttamento del bisogno. L’attualità dello strumento informatico creato da Rosalba, di fatto utilizzato, stando alle cronache, dalle multinazionali. I luoghi comuni sulla “verginità” di alcune figure istituzionali. L’uso distorto e violento del potere insito nell’animo umano, indipendentemente dal ruolo sociale di ciascuno. E non serve chiedersi cosa ci sia di verosimile o di vero in questa storia, perché la realtà è sempre lì, con le sue vicende d’ordinario orrore, a sprofondarci dentro un abisso di solitudine, perché viviamo tutti in un mondo cinico e baro, in cui nulla cambia, mai.
Target di riferimento: un pubblico onnivoro, informato, interessato alla comprensione del presente, all’economia, all’attualità.
Biografia:
Elio Carreca, scrive e vive a Palermo. Ha pubblicato due romanzi: “La carnagione delle bionde” (Gbm- Mesogea) e “Terrazza Butera” (Nulla die) ambientati a Palermo e San Pietroburgo, con protagonista Lupo, un agente dei Servizi italiani; e una raccolta di racconti “Niente accade. Niente” (Qanat ed.). Ha molto viaggiato per lavoro e diletto, traendo dai luoghi visitati stimoli e suggestioni per le sue storie, rubando caratteri e fobie alle molte persone incontrate. Sotto la rassicurante immagine di una persona mite e razionale, si nasconde un ansioso seriale e visionario.
ELIO CARRECA – carrelio@virgilio.it