Inviato oggi alle scuole, da parte del Ministero dell’Istruzione, il vademecum con le principali indicazioni per il contrasto della diffusione del Covid-19 in vista dell’avvio dell’anno scolastico 2022/2023.
Il testo sintetizza i documenti elaborati dall’Istituto superiore di sanità nelle scorse settimane, già inviati alle scuole e ai loro dirigenti, e la normativa vigente, come già indicato nell’articolo pubblicato il 25 agosto con le prime 6 misure da parte dell’Istituto superiore di Sanità (Iss).
Presente nel documento, in particolare, una sezione FAQ con le principali domande e risposte sulla: gestione dei casi di positività, didattica digitale integrata, alunni fragili, in risposta alle domande pervenute ad oggi dalle scuole, nell’ambito dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole per l’infanzia, nonché nell’ambito delle scuole del I e II ciclo di istruzione, già trasmesse alle istituzioni con le note tecniche pubblicate sul sito istituzionale dell’Istituto Superiore della Sanità.
Tra le misure più importanti:
Gestione dei casi sospetti
“Il personale scolastico, i bambini o gli studenti che presentano sintomi indicativi di infezione da Sars-CoV-2 vengono ospitati nella stanza dedicata o area di isolamento, appositamente predisposta e, nel caso di bambini o alunni minorenni, devono essere avvisati i genitori. Il soggetto interessato raggiungerà la propria abitazione e seguirà le indicazioni del MMG/PLS, opportunamente informato”.
Gestione dei casi confermati e rientro in classe
Si ribadisce che “al momento le persone risultate positive al test diagnostico per SARS-CoV-2 sono sottoposte alla misura dell’isolamento. Per il rientro a scuola è necessario l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare, da effettuarsi anche in centri privati a ciò abilitati al termine dell’isolamento”.
È consentita la permanenza a scuola a bambini e studenti con sintomi respiratori di lieve entità ed in buone condizioni generali che non presentano febbre, in quanto, come più volte riferito, nei bambini il solo raffreddore è una condizione frequente e non può essere sempre motivo di non frequenza o allontanamento dalla scuola in assenza di febbre.
Didattica a distanza
Viene espressamente indicato che “gli alunni positivi non potranno seguire l’attività scolastica nella modalità della didattica digitale integrata, la normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus SARS-CoV-2, che consentiva tale modalità, cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022″.
Niente misurazione della febbre
Non è più prevista la misurazione della temperatura all’ingresso ma qualora in classe emergesse che qualcuno tra il personale scolastico o gli studenti presenta sintomi indicativi di infezione da Sars-CoV-2, deve essere ospitato nella stanza dedicata o nell’area di isolamento, appositamente predisposta e, nel caso di bambini o alunni minorenni, devono essere avvisati i genitori. Per il rientro a scuola dei casi confermati è necessario l’esito negativo del test (molecolare o antigenico).
Misure modificabili in corsa
Il ministero infine prevede che “nell’eventualità di specifiche esigenze di sanità pubblica” siano previste “ulteriori misure, che potrebbero essere implementate, singole o associate, su disposizione delle autorità sanitarie per il contenimento della circolazione virale e la protezione dei lavoratori, della popolazione scolastica e delle relative famiglie qualora le condizioni epidemiologiche peggiorino”.
Per il presidente nazionale dell’associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola (ANP) Antonello Giannelli, il documento arrivato oggi dal ministero è “un chiarimento molto opportuno che viene incontro alle tantissime richieste di delucidazioni presentate dalle istituzioni scolastiche. La scelta di pubblicare delle faq aiuta i dirigenti a comprendere e mettere in pratica alcuni aspetti operativi delle recenti indicazioni del ministero della Salute”.
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