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Il quadro etneo

Rifiuti, Laudani (Srr Catania): “Le percentuali di differenziata crescono. Ristori per i Comuni virtuosi”

lunedì 17 Febbraio 2025
Francesco Laudani

La Srr Catania Area Metropolitana è la società che si occupa del servizio di gestione integrata dei rifiuti, ed è il soggetto giuridico deputato a gestire in via esclusiva il ciclo integrato dei rifiuti nell’ambito territoriale di riferimento. I principali compiti della SRR Catania Area Metropolitana riguardano l’espletamento delle procedure per la scelta del gestore del servizio integrato dei rifiuti, l’attività di controllo finalizzata al raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi determinati nei contratti di affidamento, la trasmissione periodica alla Regione dei dati sull’espletamento del servizio, fornire pareri sulla modifica e l’individuazione degli impianti di smaltimento e conferimento e, infine, l’adozione del piano d’ambito e il relativo piano economico e finanziario.

La Srr comprende i comuni di Catania, Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Belpasso, Biancavilla, Camporotondo Etneo, Gravina di Catania, Mascalucia, Misterbianco, Milo, Motta Sant’Anastasia, Nicolosi, Paternò, Pedara, Ragalna, San Giovanni La Punta, Santa Maria di Licodia, San Gregorio, Sant’Alfio, Sant’Agata Li Battiati, San Pietro Clarenza, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande, Zafferana Etnea.

Il dato sui rifiuti legato all’annualità 2024 mostra una media di differenziata del 52,13%, con il comune di Pedara capofila con l’84,77%, seguito a stretto giro da Camporotondo Etneo con l’84,43. Fanalino di coda Catania con il 33,60%.

La situazione legata a Catania è particolare. A seguito delle gare che sono andate deserte, il servizio è stato avviato con grande ritardo partendo da una percentuale di differenziata praticamente inesistente, e oggi nonostante gli sforzi e tutte le attività che ha posto in essere il comune di Cataniaper ultimo la campagna “Catania è casa”, con la partecipazione di molti personaggi noti della cittàsiamo intorno al 34%“, spiega il presidente Francesco Laudani.

Tutti gli altri comuni, a parte 3 o 4, hanno raggiunto delle percentuali di differenziata importanti. Ci aggiriamo intorno al 70-80%, grazie alle azioni che ha portato avanti sia la Srr che le amministrazioni comunali. Quest’anno è stato assegnato a 98 comuni il premio “Comuni Ricicloni”, ciò dimostra come la situazione sia in crescendo positiva, tra l’altro ci apprestiamo come Srr ad aggiornare il nuovo piano d’ambito e proprio lì cercheremo di prevedere intanto di poter garantire ai comuni la presenza dei centri comunali di raccolta, che danno un risultato tangibile alla differenziata poiché vi è la possibilità di poter far conferire più codice CER, più categorie di rifiuti differenziabili, in modo da evitare gli abbandoni, e quindi abbassare al massimo i quantitativi di indifferenziato, e inoltre con i fondi del PNRR abbiamo diversi progetti finanziati che riguardano la fornitura e l’acquisto di nuove attrezzature per la differenziata e addirittura la fornitura di ecopunti. Un elemento da attenzionare, infine, e ne abbiamo discusso più volte con la città Metropolitana, è quello dell’abbandono dei rifiuti sulle strade provinciali. Purtroppo è uno dei problemi che riscontriamo maggiormente nelle strade di collegamento fra i vari comuni che sono magari più periferiche e non sempre illuminate“.

Catania, come anticipato, si trova in una situazione non ancora del tutto florida ma certamente in crescita, grazie all’attività portata avanti dalle amministrazioni a guida Pogliese, e oggi, Trantino: “La precedente amministrazione – specifica Laudani – è riuscita a far partire i servizi. Una volta che il territorio è stato suddiviso in tre lotti abbiamo notato dei miglioramenti, addirittura il lotto nord, la parte alta di Catania, ha raggiunto delle percentuali maggiori rispetto alla media. Siamo in grande sinergia con il comune di Catania il quale detiene la percentuale più alta di partecipazione nella Srr, e con l’attivazione degli ecopunti e delle isole ecologiche la percentuale sta pian piano aumentando, di certo non diminuisce. Da quando sono stati avviati i servizi nei tre lotti, le percentuali di differenziata sono andate sempre ad aumentare, e questo è un segnale positivo. Sicuramente ci sono delle criticità ma il comune ha avviato una serie di azioni per fronteggiarle come la videosorveglianza e l’attività di repressione tramite i vigili. Nonostante la percentuale bassa, il 34%, se facciamo un’analisi dall’inizio, partiva dal 4%, ad oggi il giudizio è assolutamente positivo“.

Sul rapporto con le altre società di gestione, aggiunge: “Nella provincia di Catania sono 3 le Srr, che hanno tipologie di attività diverse, la nostra è la più grande e rappresenta l’area metropolitana. A livello regionale è presente un coordinamento fra le Srr, con le quali abbiamo sempre un continuo confronto. Per esempio abbiamo stretto delle collaborazioni con la Srr di Enna, una parte di comuni infatti conferisce ad Enna, e questo dimostra il lavoro sinergico tra le varie società. Ovviamente ogni Srr ha un proprio territorio, delle caratteristiche diverse, non hanno la presenza della città, mentre nella Srr nord sono presenti solo i comuni pedemontani, nella Kalat i comuni del calatino, noi abbiamo la città di Catania che comunque influenza un po’ tutti i comuni“.

Sul rapporto con la politica sottolinea che “all’interno della Srr nell’affrontare la problematica inerente il problema dei rifiuti non c’è mai stato un colore politico. Tutti i sindaci hanno sempre collaborato, non c’è mai stata una divergenza, perché l’obiettivo, che cercherò di portare avanti sino al termine del mio mandato, è di diminuire al massimo il quantitativo della differenziata, e un messaggio che vorrei mandare alla Regione è quello di poter usufruire dei ristori come è stato già fatto per l’annualità 2022 per gli extracosti. Più volte ho sollecitato la possibilità di appostare delle somme ad hoc e mettere in bilancio un apposito capitolo per un piccolo ristoro, perché giustamente i cittadini vedono le percentuali che crescono e i premi ricevuti, però poi alla fine la Tari non diminuisce. La Regione – conclude – dovrebbe attenzionare questo aspetto, con delle somme extracosti per i rifiuti“.

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