Le imprese siciliane che operano nei settori della fabbricazione di prodotti in metallo, del trasporto terrestre e del trasporto mediante condotte non potranno beneficiare degli incentivi a fondo perduto per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Tutta colpa dei componenti del Coordinamento Regionale dei Comitati Consultivi Provinciali della Sicilia che non si sono presentati alla riunione convocata il 27 novembre scorso. La mancanza del numero legale, infatti, non ha consentito di individuare i codici merceologici delle imprese a cui riconoscere il beneficio.
A denunciare la grave negligenza dei membri dell’organismo siciliano Michelangelo Ingrassia, presidente del Comitato Consultivo Provinciale presso l’Inail di Palermo, tra i pochi presenti alla seduta, che ha dichiarato: “si tratta di un fatto gravissimo, sotto il profilo economico e sul piano del contrasto agli infortuni sul lavoro”.
I codici merceologici, spiega Ingrassia, “sono individuati analizzando e valutando la frequenza e la gravità degli indici di rischio di ogni settore di attività economica; un lavoro svolto dal Coordinamento Regionale dei Presidenti e Vicepresidenti dei Comitati Consultivi Provinciali presso le sedi Inail che quest’anno, incredibilmente, non si è riunito per l’assenza di molti suoi componenti, compreso il Presidente in carica; unica assenza giustificata per motivi di salute, quella del Vicepresidente del Comitato di Palermo”.
Una beffa per una regione che proprio nel 2017 ha visto crescere vertiginosamente il numero delle morti bianche. Addirittura nei primi mesi dello scorso anno sono stati 12 i morti, un numero che ha fatto schizzare la variazione del 600% rispetto al 2016. Il fenomeno continua a rappresentare una piaga profonda per il tessuto produttivo siciliano e nazionale.