“Lo dicevamo con il precedente governo regionale e lo ribadiamo ancora oggi – aggiunge Catanzaro – di fronte ad una emergenza assoluta come quella che riguarda la sanità, occorrono interventi straordinari di emergenza. Il Presidente Schifani e l’Assessore Giovanna Volo non possono scaricare sui manager le loro responsabilità. Non possono dire ai sindaci che protestano ogni giorno, che al rinnovo delle nomine dei commissari nelle Asp i problemi verranno risolti. L’assistenza sanitaria pubblica deve operare con competenza e programmazione, non con quotidiana approssimazione”.
“Le azioni tampone annunciate con enfasi da alcuni colleghi della maggioranza per risolvere la carenza di personale nelle unità operative degli ospedali agrigentini e, nel caso specifico, nella Chirurgia dell’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì, non devono farci distrarre di fronte ad una cronica emergenza che riguarda l’intera isola e che non si risolve affatto con i pannicelli caldi”.
È quanto dichiara oggi il capogruppo Pd all’Ars Michele Catanzaro dopo la corsa affannosa a risolvere un problema del reparto dell”ospedale agrigentino, chiuso dallo scorso sabato per carenza di personale a seguito delle dimissioni volontarie di un dirigente medico annunciate già a dicembre che, come tanti altri, ha scelto di lavorare in una struttura privata.
“Prendiamo atto delle dichiarazioni del commissario dell’Asp di Agrigento Mario Zappia in ordine alla immissione in servizio di due chirurghi che avverrà la prossima settimana – dice Catanzaro – ma continua ad essere gravissimo che i manager siano costretti sempre a metterci una pezza ed a giustificarsi dicendo che in Sicilia ci sono difficoltà a reclutare nuovi professionisti”.
Catanzaro nei giorni scorsi aveva presentato un’interrogazione riguardante il rischio chiusura della Chirurgia dell’ospedale di Canicattì, segnalando inoltre gravi disservizi anche nei poliambulatori di Naro e Racalmuto, a cui adesso si aggiunge anche Montallegro. E nei mesi scorsi aveva sottolineato le gravi disfunzioni in altre strutture in tutta la Sicilia, denunciate da medici e cittadini. “Se l’attuale governo vuole ridurre l’offerta sanitaria pubblica per coprire i danni in bilancio – conclude Catanzaro – fa un gravissimo errore. I siciliani sono già messi a dura prova, siamo pronti a guidare la protesta dei cittadini contro le “falle” del Centrodestra ed i limiti della burocrazia”.