Qualche nodo ancora da sciogliere nel centrodestra siciliano. A distanza di un mese esatto dalle elezioni regionali, la Sicilia non ha ancora il suo governo. Complice il riconteggio dei voti a causa di errori nei verbali dei seggi che non consentono, almeno per il momento, di definire la mappa dell’Assemblea regionale siciliana. Nei giorni scorsi sono avvenute le proclamazioni ufficiali di alcuni deputati, e in provincia di Ragusa si riconferma Giorgio Assenza in quota Fratelli d’Italia.
Il presidente della Regione Renato Schifani non può che attendere l’insediamento a Sala d’Ercole di tutti e 70 deputati, passaggio fondamentale per passare al vaglio dei futuri assessori di giunta. Qualche nome già circola, e nel frattempo il governatore dell’Isola sta facendo i conti con la maggioranza recentemente tormentata dai malumori di meloniani e azzurri.
Perché ognuno, dalla propria parte, rivendica qualcosa e tra le prime materie del contendere non c’è soltanto la presidenza dell’Ars, ma anche la sanità siciliana. In pole position il coordinatore di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Miccichè.
“Al riguardo non c’è nulla di definito. Credo ci possa essere anche una tattica di chiedere fortemente all’assessorato alla sanità magari per poi richiedere qualche casella in più in altro genere. Per come l’abbiamo vissuta a causa del Covid, la sanità è stata gestita bene. L’assessore Razza è stato bravissimo nell’espletare le sue funzioni, però credo che si sia veramente pentito di aver ricoperto questo ruolo perché i gratta capi che ha dato questo comparto sono stati inimmaginabili. E’ chiaro che è un assessorato molto importante, investe una spesa quasi pari alla metà di tutto l’intero bilancio regionale, se non di più, parliamo di un assessorato di primo ordine che va affidato ad una persona assolutamente competente e responsabile, oltre che veramente al di sopra di ogni sospetto. Forza Italia la richiede ma la richiede anche Fratelli d’Italia. Vediamo cosa accadrà. Ho molta fiducia nell’operato del presidente Schifani e delle sue indubbie capacità di mediazione”.
“Per quanto mi risulta, i partiti non hanno proposto dei nomi per le cariche ma sono stati indicati solo dei criteri, che devono essere ben chiariti o comunque ben definiti da parte del presidente Schifani. Per esempio sia Forza Italia che Fratelli d’Italia hanno chiesto quattro assessorati ciascuno e in più FDI la presidenza dell’Ars e su questo ancora non c’è un nulla osta definitivo. In un incontro che abbiamo avuto come gruppo, Schifani ha detto che alla fine si troverà sicuramente una sintesi che potrà soddisfare ampiamente tutti i partiti”.
Temi che hanno suscitato le polemiche degli azzurri. “Le frizioni secondo me sono state ingigantite dalla stampa. E’ chiaro che il risultato eclatante di Fratelli d’Italia, che da sola prende 10 punti in più rispetto alla somma degli alleati, non è stato ben digerito in particolare da FI. Ma penso prevalga la linea del buonsenso perché è chiaro che il centrodestra si è presentato unito alle elezioni e deve restare tale. Ma è fuori dalla realtà pensare che ci possano essere, al di là di qualche piccola polemica e di qualche naturale fibrillazione che in questo senso possano mettere in dubbio la solidità del governo, e lo stesso credo che avverrà in Sicilia. Io sono amico di Gianfranco Miccichè ma ho criticato sempre questa sua maniera di esternare, e quindi a non consentire che si instauri e che permanga un clima di assoluta serenità e di dialogo fra i fra i partiti. Credo, però, che anche la posizione di Miccichè sarà assolutamente responsabile, non credo che vorrà proprio lui porsi come ostacolo all’azione del governo Schifani. Sempre che decida veramente di restare in Sicilia e che non ritenga di trasferirsi al Senato”.
Assenza ha commentato i risultati elettorali. “Fratelli d’Italia è il primo partito in Italia il primo partito in Sicilia, il primo partito anche in provincia di Ragusa me lo faccia dire con un pizzico di orgoglio, dove il partito di Giorgia Meloni alle regionali ha avuto il quoziente più alto di tutta la Sicilia: siamo al 19,4%. Finalmente abbiamo l’occasione di un governo omologo sia alla Regione che a Roma e questo ci fa ben sperare. Il presidente Schifani e si sta muovendo con grande autorevolezza e con grande equilibrio e speriamo che al più presto si componga il quadro del governo e si possa cominciare ad operare a pieno ritmo”.
“E’ notorio il mio legame di amicizia vera, più che cinquantennale, con Nello Musumeci quindi non posso che essere felice per questo risultato ottenuto, peraltro ampiamente meritato e credo che la sua presenza al Consiglio dei Ministri sarà garanzia di ottimi rapporti tra governo regionale e governo Meloni. Una garanzia perché si possono prevenire alcune dei disguidi che si sono verificati durante la scorsa legislatura e che quindi vi sia piena sintonia tra le due azione azioni di governo, momento propizio per la nostra Isola”.