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Proseguono i trasferimenti

Si riparte con gli sbarchi a Lampedusa: Protezione civile in aiuto dell’isola

giovedì 14 Settembre 2023
Foto di repertorio

Dopo una notte priva di sbarchi, in mattinata sono 135 i migranti giunti, con tre diverse imbarcazioni, a Lampedusa. Due natanti sono stati agganciati dalla Guardia di Finanza nelle acque antistanti l’isola, l’altro – con 39 persone – è riuscito invece direttamente ad arrivare sulla costa. I gruppi sono al molo Favarolo dove è in corso il triage sanitario.

Donne, minori e uomini si sono radunati davanti alla chiesa, nel corso principale di Lampedusa, dove è in corso la distribuzione di cibo e bevande. Abitanti e commercianti dell’isola si stanno prodigando in una sorta di gara di solidarietà per aiutare i naufraghi, al parroco sono stati consegnati pasta, insalata di riso e altri generi alimentari. I migranti in modo composto fanno la fila per ricevere il cibo. Un minore ha detto di essere affamato e di avere mangiato nell’hotspot in contrada Imbriacola solo una merendina e di avere ricevuto solo una bottiglietta d’acqua.

All’hotspot sono presenti, al momento, 4.457 migranti. Anche oggi, su disposizione del commissario per l’emergenza immigrazione Valerio Valenti e del prefetto di Agrigento Filippo Romano, sarà una giornata da tour de force per i trasferimenti. Quasi duemila persone lasceranno l’isola: 453 con nave dedicata al trasferimento, la “Lampedusa”, andranno a Trapani; 480 con nave dedicata “Veronesi” verranno trasferiti ad Augusta, 700 con il traghetto di linea Galaxy che farà rotta su Porto Empedocle e 300 con nave militare Orione che farà rotta su Catania.

Intanto sono in partenza da Porto Empedocle le prime squadre di tecnici e volontari provenienti da ogni provincia siciliana equipaggiati con materiali, mezzi e attrezzature per aiutare a fronteggiare la situazione di eccezionale affluenza a Lampedusa. La Protezione civile regionale, su impulso del governatore Renato Schifani, ha raccolto la richiesta avanzata in queste ore dal sindaco dell’isola e dalla prefettura di Agrigento per assicurare alloggio e un ricovero temporaneo consono ai tanti migranti che stanno raggiungendo le coste italiane, così come prevedono le normative umanitarie e internazionali. Lo ha disposto il dirigente generale della Protezione Civile della Presidenza della Regione Siciliana, Salvo Cocina, rivolgendosi, in una nota, ai dirigenti territoriali del Dipartimento.

+++ IN AGGIORNAMENTO +++

CRI lampedusa

Aggiornamento ore 09:35. Dopo una giornata particolarmente impegnativa, oggi ci sono continui trasferimenti. All’hotspot ci sono circa 4.200 presenze. La situazione è sicuramente complessa e, gradualmente, stiamo cercando di tornare alla normalità. Nonostante le criticità, abbiamo cercato di distribuire brandine alle persone per non farle dormire all’addiaccio, abbiamo fornito a tutti cibo e fatto la distribuzione della cena e anche nella giornata di oggi tutti riceveranno ciò di cui hanno bisogno”. Così Francesca Basile, responsabile migrazioni della Croce Rossa Italiana, questa mattina dall’hotspot di Contrada Imbriacola a Lampedusa.

Aggiornamento ore 09:46.  “Questa notte la ResQ People ha effettuato due soccorsi. La seconda barca, di ferro, stava affondando quando l’abbiamo trovata ed è affondata davanti ai nostri occhi. Una donna è morta, 96 persone sono a bordo in salvo”. Lo scrive l’ong sul proprio profilo X.

Aggiornamento ore 10:27. “Ieri, al porto di Lampedusa, è stato scongiurato il peggio solo grazie all’immediato e tempestivo intervento dei Finanzieri Atpi, che sono riusciti a contenere le centinaia di migranti che tentavano di sfondare il cordone di sicurezza. La carica di alleggerimento, operata dai militari della GdF, ha consentito di evitare che la situazione degenerasse ulteriormente, consentendo il ripristino delle regolari attività del centro di accoglienza senza alcun ulteriore disordine. Quale sindacato dei Finanzieri siamo seriamente preoccupati per la salute e le condizioni lavorative dei colleghi chiamati a garantire l’ordine e la sicurezza all’interno, e non solo, dei centri di accoglienza e degli hotspot nazionali, che a fronte di una capacità ricettiva di poche decine di migranti ne ospitano spesso migliaia, fino ad arrivare al collasso gestionale dell’isola di Lampedusa. Chiediamo maggiori tutele per il personale impiegato in contesti altamente pericolosi, e sollecitiamo interventi e soluzioni al riguardo. Riteniamo, inoltre, che la salute di tutti gli operatori di polizia debba essere adeguatamente garantita sempre! Le precarie condizioni igienico/sanitarie e le ricadute negative anche sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, non possono e non devono essere elementi residuali per la valutazione dell’impiego del personale. L’ondata degli sbarchi ha triplicato lo sforzo dei colleghi, mettendoli a dura prova e costringendoli a lavorare con turni stressanti ed in condizioni sempre al limite. Di fatto, con lo stesso personale con il quale si affrontano gli sbarchi ordinari vengono gestiti anche quelli straordinari”. Lo afferma Vincenzo Piscozzo, segretario generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (Usif) insieme con il segretario regionale Usif Sicilia, Michele Lauro.

Filippo Mannino

Aggiornamento ore 11:00. Giornata di lutto cittadino a Lampedusa per la piccola vittima dell’immigrazione, deceduta ieri al largo dell’isola. Lo annuncia sul suo profilo Facebook il sindaco Filippo Mannino: “In merito all’ennesima tragedia nelle acque a largo di Lampedusa con la morte della piccola Traore Mama di appena cinque mesi – scrive il primo cittadino -. Interpretando il profondo dolore per quanto successo ed intendendo manifestare in modo tangibile lo sconforto per questo nuovo dramma che ha lasciato attonita l’intera comunità Lampedusana, è stato proclamato il lutto cittadino per la giornata di oggi”

“Le ONG possono essere coinvolte. Pensavamo che la loro presenza avrebbe incoraggiato queste persone a non fuggire, ma ciò che sta succedendo lo ha smentito perché le persone continuano a scappare”. Continua il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, nel corso di Non Stop News, su RTL 102.5. “Quello che chiedo – aggiunge – è la presenza del governo sul territorio. Lampedusa ha dato lezioni di umanità, ma ora siamo stanchi e provati, serve qualcuno che si faccia carico della situazione. L’Unione Europea ha un atteggiamento vergognoso. Il silenzio dell’Europa è vergognoso. Le uniche voci che si sono alzate sono voci di barriere e di stop agli arrivi, come detto dalla Francia e dalla Germania. L’Unione Europea non ha una politica migratoria, lo dimostra il fatto che non vogliono cambiare il regolamento di Dublino e che parlano da anni di canali legali, ma sono solo parole che restano sulla carta e non vengono mai attuate. Ho chiesto alla Meloni di venire qui sull’isola e trovare insieme delle soluzioni”.

Aggiornamento 11:00. “Nell’hotspot di Lampedusa, che al momento ospita circa 4.500 migranti e che ieri ne ospitava oltre settemila poiché circa tremila al momento sono stati trasferiti nel campo da calcio di Lampedusa, la situazione è diventata ingestibile. Ma a nulla servono le dichiarazioni delle ‘anime belle’ pronte a puntare il dito contro le forze dell’ordine gridando allo scandalo: gli agenti di Polizia nell’hotspot, poche decine, ieri sera, nel corso della distribuzione del pasto, hanno dovuto esclusivamente fronteggiare le tensioni che sono nate tra gli ospiti stessi per evitare di essere schiacciati dalla pressione dei migranti che avevano timore di restare senza cibo. Chi parla di cariche da parte della Polizia mente sapendo di mentire: gli agenti hanno esclusivamente svolto le cosiddette cariche di alleggerimento necessarie a evitare lo schiacciamento dei poliziotti e dei migranti stessi” spiega Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Nella giornata di oggi inizieranno i trasferimenti: circa 2.500 migranti, infatti, verranno trasferiti sia con navi e sia attraverso voli charter; ma è bene ribadire che l’ondata migratoria di questi ultimi giorni è un fenomeno senza precedenti, e sta letteralmente mettendo in ginocchio le istituzioni del nostro Paese preposte al controllo dei flussi, Polizia compresa. Ecco perché serve un chiaro e deciso intervento da parte della Comunità europea: l’atteggiamento di Francia e Germania, che si girano dall’altra parte, tradisce i principi di solidarietà dell’intera Comunità” continua. “Senza un chiaro segnale da parte dell’Ue, tutti gli sforzi del governo italiano e del Ministro Piantedosi per gestire al meglio il fenomeno migratorio, verrebbero vanificati. Ci troviamo di fronte a una sfida continentale a causa della forte destabilizzazione economica del continente africano, ed è giusto che ognuno faccia la sua parte” conclude.

Aggiornamento ore 13:00. “A Lampedusa urge l’invio di rinforzi e che si vigili sulle insostenibili condizioni in cui operano i colleghi che, con straordinaria professionalità, senso del dovere e incrollabile spirito di sacrificio, stanno gestendo un’emergenza più grave che mai”. Lo scrive Valter Mazzetti, segretario generale Fsp polizia, in una lettera con cui il sindacato descrive “i gravi disagi riscontrati a Lampedusa in occasione dei ripetuti e massicci sbarchi di migranti”. “Nel coro di valutazioni e commenti rispetto a una problematica epocale – spiega Mazzetti – noi vogliamo discostarci dagli aspetti geopolitici e soffermarci su quel che si da per scontato, cioè l’arduo svolgimento del compito di gestire la sicurezza nei territori interessati da un fenomeno di proporzioni davvero notevoli, e le esigenze umane ed operative di chi deve garantirla. Non serve che siamo noi a dover raccontare lo scenario allarmante che caratterizza l’isola, dove ieri, ad esempio, si contavano oltre 6.000 migranti presenti a fronte dei suoi 7.000 abitanti scarsi. Ma siamo noi a voler descrivere dettagliatamente il disagio e lo sfinimento assoluto dei poliziotti. Di donne e uomini che tengono duro, coraggiosamente e responsabilmente, nel garantire il presidio di legalità che ancora una volta fa grande il nostro Stato”.

Aggiornamento ore 13:10. Dall’hotspot all’area di presidio dei vigili del fuoco, 400 forse 500 metri di strada – in contrada Imbriacola a Lampedusa – ricolmi di coperte termiche, scarpe, bottigliette d’acqua vuote, indumenti e tovaglie, dove aleggia un odore nauseabondo. E’ un “mare umano” – scortato dai volontari della Croce Rossa – quello che anche stamattina è stato spostato perché è proprio dall’area dei vigili del fuoco che i migranti vengono caricati sugli autobus per raggiungere il porto dove verranno imbarcati su navi militari e traghetti di linea. Donne, bambini, anche piccolissimi, giovani, tutti incolonnati per provare a cercare quello che sarà, chissà dove, il loro futuro.

Hanno tutti lo sguardo smarrito, sono provati e qualcuno cerca di evitare il sole o sguardi indiscreti (quelli dei giornalisti) coprendosi con le coperte termiche. C’è però, invece, chi sorride ed è sicuro che da oggi, da Lampedusa, ricomincia la sua esistenza. A tenere sott’occhio le centinaia e centinaia di migranti, i poliziotti, con il neo dirigente del nascente commissariato di polizia: il vice questore Roberto Cilona, carabinieri e vigili del fuoco. Sono pochissimi coloro che da contrada Imbriacola si allontanano. E lo fanno solo perché hanno fame. In via Roma, anche in mattinata, c’erano tanti giovanissimi, seduti sui marciapiedi, che mangiavano quello che erano riusciti a trovare o a comprare. Qualcuno ha anche rovistato nei cestini della spazzatura. La maggior parte, quasi tutti, sono rimasti fra l’hotspot e l’area di presidio dei pompieri, in attesa che fosse il loro turno per partire e andare incontro ad un futuro diverso. E’ emergenza umanitaria in contrada Imbriacola soprattutto, dove è evidente lo strazio di gente che non sa neanche che fine farà, ma non ci sono stati disordini, né problemi di ordine pubblico. I migranti sono tutti troppo stanchi, affamati e disorientati.

Aggiornamento ore 13:34. La squadra mobile di Agrigento ha arrestato otto immigrati perché tornati a Lampedusa, nonostante i decreti di respingimento per cinque e di espulsione per tre di loro. Grazie all’iter di identificazione, con rilievo delle impronte digitali e foto-segnalazioni, i poliziotti sono riusciti ad accertare che quei migranti in Italia c’erano già stati e che non potevano più tornarci. Tutti e 8 sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida, nell’hotspot di contrada Imbriacola.

Comune Lampedusa

Aggiornamento ore 13:50.  Bandiere a mezz’asta e quella italiana con un fiocco nero legato in coda al tricolore al Municipio di Lampedusa. E’ il giorno del lutto cittadino sulla maggiore delle isole Pelagie. Dopo che un barchino, l’ennesimo ieri, si è capovolto e una neonata di 5 mesi è morta annegata, oggi – su disposizione del sindaco Filippo Mannino – l’intera comunità vuole ricordare le centinaia di migranti che muoiono nel tentativo di raggiungere Lampedusa e l’Europa. “Interpretando il profondo senso di dolore per quanto è successo e intendendo manifestare, in modo tangibile, lo sconforto per questo nuovo dramma che ha lasciato attonita l’intera comunità di Lampedusaha scritto il sindaco Filippo Mannino -, ritenendo opportuno e doveroso farsi portavoce del diffuso sentimento della popolazione, proclamiamo il lutto cittadino in segno di rispetto per tutti coloro che in questi anni sono morti in mare e di sensibilizzazione per un problema che ha assunto una portata epocale”.

Dalle 20 alle 21, tempo durante il quale dalla chiesa di San Gerlando fino al lungomare si terrà una marcia silenziosa, le attività commerciali terranno le saracinesche abbassate. Il sindaco ha invitato “le istituzioni pubbliche, le organizzazioni politiche, sociali, culturali, sportive e i titolari delle attività private ad esprimere la loro partecipazione al lutto cittadino essendo presenti alla fiaccolata” della serata.

Aggiornamento ore 13:58. La Croce rossa italiana a Lampedusa distribuisce, al momento, nell’hotspot 6.800 pasti, tre volte al giorno più una merenda. Ogni migrante non può ritirare più volte il cibo perché ogni persona che prende il sacchettino e le bottigliette d’acqua viene segnata. Ad allontanarsi, da contrada Imbriacola, cercando alimenti di loro gradimento, sono soprattutto i minorenni non le famiglie con i bambini piccoli. Oggi sui muretti e sul ciglio dei marciapiedi della la strada che dall’hotspot porta in via dei Cameroni c’erano decine e decine di bottigliette d’acqua e sacchetti con panini abbandonati.

Aggiornamento ore 14:08. Altri 252 migranti sono giunti a Lampedusa dopo che le motovedette della Capitaneria e della Guardia di finanza hanno soccorso e agganciato sei barchini. Sui natanti, tutti salpati da Sfax in Tunisia, c’erano da un minimo di 35 a un massimo di 50 nordafricani, fra cui donne e bambini. Salgono a nove, da stamattina, con un totale di 387 persone arrivate, gli sbarchi sulla maggiore delle isole Pelagie.

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