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I dati

Sicilia sempre più “Riciclona”, oltre il 65% di raccolta differenziata. Castronovo: “Gli inceneritori non sono la soluzione”

venerdì 24 Gennaio 2025

La Sicilia è sempre più “Riciclona”: a fine 2023, hanno superato il 65% di raccolta differenziata 303 comuni, cioè quasi l’80%. Cresce, inoltre, di anno in anno il numero dei Comuni rifiuti free, passati dai 33 del 2020 ai 98 del 2023, caratterizzati da una produzione di rifiuti indifferenziati inferiore ai 75 kg pro capite.

Questi sono alcuni dei dati contenuti nel Dossier comuni ricicloni Sicilia 2024, presentato oggi a Palermo ai Cantieri Culturali alla Zisa, nell’ambito della sesta edizione di Sicilia Munnizza Free, la campagna di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti e avviarla verso l’economia circolare. Nella classifica dei Comuni ricicloni stilata da Legambiente Sicilia svettano quest’anno Santa Cristina di Gela, Comune rifiuti free assoluto con 16,6 kg RI/ab e il 90,5%, e Mirto, che con il 93,8% si conferma il Comune con la migliore percentuale di raccolta differenziata. Cresce complessivamente la raccolta differenziata nella regione, che si attesta sopra il 55% (55,7% Dati Dipartimento Regionale Rifiuti – 55,20% Dati Ispra), e diminuisce la produzione di rifiuti indifferenziati: poco meno di 950 mila tonnellate nel 2023, con un decremento del 47% rispetto al 2017.

Nella speciale classifica di Legambiente dei Comuni rifiuti free, quest’anno conquistano il primato Santa Cristina Gela per i comuni sotto i 5000 abitanti; San Giuseppe Jato per i comuni tra i 5000 e i 15000 abitanti, con una produzione di RI di 17,4 kg/ab; e Mazara del Vallo per i comuni sopra i 15000 abitanti, con una produzione di RI di 49,8 kg/ab. Ancora nessun comune capoluogo di provincia figura quest’anno tra i Comuni rifiuti free, con Ragusa che si conferma comunque il più virtuoso per la percentuale di raccolta differenziata, raggiungendo il 70,8%. Continuano, invece, a segnare il passo Palermo e Catania, rispettivamente al 16,5% e al 36%, che, con la loro produzione di rifiuti indifferenziati, rimangono i principali responsabili delle crisi delle discariche.

“Assistiamo ormai da diversi anni a un incremento costante del numero dei Comuni Ricicloni e dei Comuni Rifiuti Free – dice Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia – che ci consentirà, nel giro dei prossimi anni, di liberarci finalmente dai rifiuti. Ma qualcuno vuole fermare questo percorso virtuoso, proponendo scelte che guardano al passato e che peseranno sulle tasche dei cittadini. È velleitario proporre gli inceneritori come soluzione delle criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti, ed è falso sostenere che grazie agli inceneritori le nostre città saranno più pulite. Occorre invece sostenere l’impegno dei tanti cittadini e comuni che in questi anni hanno abbracciato l’economia circolare, migliorando e potenziando i servizi di raccolta e realizzando numerosi centri comunali di raccolta e centri del riuso per favorire la gestione di tutti quei rifiuti non serviti dal porta a porta riducendo così la produzione di rifiuti indifferenziati e gli abbandoni illegali”.

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