Un Pronto soccorso come un esercizio commerciale. E’ quello dell’ospedale Trigona di Noto. Apre alle 8 del mattino e chiude alle 20. La misura per i cittadini della Capitale Europa del barocco, è oramai colma. Il Comitato per la difesa dell’ospedale è sul piede di guerra contro la decisione dell’Asp di Siracusa, che ha utilizzato il nosocomio come ospedale covid.
Adesso che l’emergenza pandemia è rientrata, gli abitanti di un vasto comprensorio che raggruppa, Palazzolo, Rosolini e Pachino, chiedono certezze sul futuro della Sanità nel sud est della provincia di Siracusa.
Il primo passo per il diritto alla salute ieri lo ha compiuto il neo deputato all’Ars di Forza Italia, Riccardo Gennuso. Che ha compiuto un sopralluogo al ‘Trigona’.
“Come abbiamo appreso lunedì entrerà in funzione il reparto di Geriatria e sono contento che questa Unità operativa ritorni funzionale per la zona Sud del Siracusano. Il covid – dice Gennuso – ha stravolto tutto il sistema sanitario e lunedì finalmente si torna alla normalità. Spero vivamente che questo reparto venga riavviato nella sua piena attività, garantendo i 12 posti letto, con i medici, infermieri ed il personale ausiliario che serve. Sarebbe utile che l’Asp dia delle indicazioni precise dei reparti di riabilitazione e lungo degenza. Quando si completerà la dotazione organica ? – si interroga Gennuso – quando si parlerà di qualità dei servizi sanitari anche per la zona sud? “
Riccardo Gennuso fa anche sapere che mercoledì 23 novembre incontrerà a Palermo il nuovo assessore alla Salute, Giovanna Volo.
“Chiederò alla responsabile della Salute in Sicilia – conclude – se è tollerabile vedere il Pronto soccorso soltanto nelle ore diurne. Sono stanco di ricevere sacrosante lamentele, da parte dei cittadini di Noto, Pachino e Rosolini per il pessimo funzionamento del ‘Trigona’. Smettiamola di prendere in giro la gente”.