Il Consiglio comunale di Siracusa ha esitato un ordine del giorno a firma dei consiglieri di opposizione Paolo Romano, Paolo Cavallaro (Fratelli d’Italia) e Ferdinando Messina (per il gruppo di Forza Italia), che impegna l’Amministrazione del sindaco Francesco Italia a procedere alla revisione delle tariffe del canone di occupazione del suolo pubblico.
L’ordine del giorno esitato, tra l’altro, impegna la casa municipale anche ad attivarsi per l’implementazione di un sistema di zone fiscali basate sull’importanza commerciale del territorio, per applicare tariffe cioè proporzionalmente più alte nelle zone più centrali e frequentate.
La questione, di riflesso, richiama la recente volontà espressa dall’Amministrazione con apposito regolamento che prevede lo stop per i prossimi anni al rilascio di licenze per l’apertura di nuovi ristoranti ad Ortigia, volendo così incentivare nuove aperture nelle altre aree della città aretusea e quindi volendo riequilibrare la situazione tra la zona più frequentata ed altri tratti della località turistica.
Nei giorni scorsi i commercianti ed alcune associazioni di categoria avevano palesato i propri malumori sull’adeguamento del canone di occupazione del suolo pubblico, che in sostanza si sarebbe tradotto in un incremento della tassa a carico degli operatori di settori con riferimento a dehors (lo spazio all’aperto fornito di tavolini, caratteristico di bar e di ristoranti), verande etc.
“Questi aumenti rischiano di mettere a rischio la sopravvivenza di decine di piccole attività che ancora oggi riescono a galleggiare, tra mille difficoltà”, ha evidenziato il consigliere Cavallaro che insieme al collega Romano ha perciò fatto arrivare in aula una proposta di revisione delle tariffe in base alla zona in cui ricade un’attività: in pratica suolo pubblico più caro in Ortigia, meno oneroso nelle aree periferiche. I consiglieri hanno invitato l’Amministrazione ad avviare una concertazione con le associazioni di categoria, al fine di analizzare gli attuali flussi che si registrano in città, sia nella principale zona di Ortigia che in altre aree del territorio, al fine di valutare le criticità e individuare delle misure correttive in termini strategici condivisi. Il consigliere Cavallaro, inoltre, ha lamentato il fatto che il Comune “non sia riuscito ad evitare l’aumento delle imposte”, inquadrando tale rimostranza nell’arco temporale più ampio degli ultimi sei anni di governo della città.
E’ stata poi chiesta sempre dai banchi dell’opposizione una maggiore attenzione sulla problematica dei fitti passivi. Sollecitata, inoltre, l’idea della previsione di “riduzioni per le zone di interesse turistico che vedono la presenza di poche attività commerciali”, al fine di “incentivare nuovi insediamenti”, andando così ad allentare la pressione fiscale sugli operatori economici ed intervenendo su “una tendenza che ha visto crescere le spese a carico soprattutto dei piccoli imprenditori”.
Nel frattempo la moratoria alle (nuove) attività della ristorazione / food in Ortigia è pronta. Si prevede che avrà una durata di 3 anni e l’iniziativa dell’Amministrazione è stata inserita nel regolamento su centro storico. Dopo l’ok della Giunta l’atto verrà trasmesso, poi, per l’esame finale al Consiglio comunale che potrà apportare eventuali correttivi e redigere il testo definitivo del provvedimento. Altre novità, infine, riguarderanno la viabilità sul lungomare ed il divieto di sosta sulla parte esterna del lungomare e gli stalli riservati a residenti e autorizzati in piazza delle Poste.