“Leggo delle farneticanti cose che dice il Dott. in Economia e Commercio Michele Trobia nelle intercettazioni che riguardano la vicenda Montante. Sarei molto curioso di sapere in quale periodo mi avrebbe elargito questa ingente mole di denaro e dove mi sarebbe stata consegnata. So bene che la millanteria e la falsità di una persona possono raggiungere livelli inauditi“. Lo afferma in una nota l’ex presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro.
“Tengo a precisare che il signor Michele Trobia – il quale sostiene di essere entrato in compagnia di Montante durante la Giunta di Governo da me presieduta – non mi ha mai pagato neanche un caffè! Sono peraltro sicuro che lo stesso Montante non potrà che smentire questa vicenda oltremodo ridicola e infamante – continua Cuffaro – . Mi chiedo inoltre per quale motivo Montante avrebbe dovuto darmi delle borse di soldi. Durante il mio governo non ho mai ricevuto da parte di Montante alcuna richiesta. In ogni caso oggi stesso sporgerò querela nei confronti del dott. Michele Trobia a meno che non voglia rettificare immediatamente le sue millanterie e falsità”.
Trobia, attuale presidente del Tennis club di Caltanissetta, nelle intercettazioni si autodefiniva un “distributore di mazzette”. Ma non di pochi spiccioli, “parliamo di mazzette di centinaia di milioni”, diceva tirando in ballo nomi pesanti della politica siciliana. Tra cui quello di Cuffaro: “…borse con Totò Cuffaro che depositò a casa mia… ca ci su 800 miliuni… ca ci su 600 miliuni”.