“Alle estreme situazioni occorre ricorrere con estremi provvedimenti. Quello della castrazione chimica, essendo un estremo provvedimento, va collocato in una gerarchia, in una scala graduale di sanzioni e di valutazioni delle pene. In situazioni estreme bisogna ricorrere con provvedimenti estremi, ma questo andrebbe applicato solo in relazione all’estrema gravità del caso”. È il commento del sindaco di Palermo Roberto Lagalla a Start, l’approfondimento mattutino di Skytg24, parlando dei responsabili di violenze sessuali insieme all’altro ospite, il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai.
“È difficile – ha aggiunto commentando un sondaggio di Quorum-Youtrend sul tema della violenza sessuale – non tenere conto di una serie di distinguo che riguardano i colpevoli, la loro età, i precedenti e i contesti in cui le violenze maturano. Sicuramente l’inasprimento delle pene, in senso lato, è un argomento che va posto. Va posto però – ha sottolineano Lagalla – insieme alla possibilità di recupero sociale. Non dimentichiamo comunque che queste giovani generazioni hanno subito l’isolamento della pandemia: questo ha fomentato i leoni da tastiera e isolato le persone dal mondo reale”.
“Regolare i fenomeni di violenza sessuale deve essere una priorità per lo Stato e portare al trasferimento di aiuti economici agli enti locali: l’incremento delle denunce potrebbe corrispondere tanto a un aumento dei casi quanto a una fiducia crescente in forze dell’Ordine e istituzioni locali. Rafforzare il controllo del territorio e i servizi di prossimità – ha detto il sindaco – è un primo passo che il nostro Comune ha fatto in questa direzione. Poi, è chiaro che controllare il degrado sociale con norme nazionali può essere un aiuto concreto alle amministrazioni locali. Mi rivolgo alla ragazza violentata con l’affetto non di un sindaco, ma di un padre di famiglia: le dico che Palermo sta lavorando sempre più intensamente per garantire sicurezza, solidarietà e vicinanza”.
“Palermo sta lavorando per garantire alla giovane vittima dello stupro sicurezza, solidarietà e la vicinanza che non è mancata, in questa fase, nei suoi confronti. Mi rivolgo a lei con l’affetto e la vicinanza del sindaco ma soprattutto del padre di famiglia”, continua Lagalla confermando che “la città è pronta ad accoglierla, sempre”.
Adesso la vittima di violenza si trova in una comunità fuori da Palermo. “Più in generale – ha osservato Lagalla – credo si debba fare chiarezza sul fatto che la famiglia è un’agenzia educativa primaria che, insieme alla scuola, forma la coscienza e la consapevolezza sociale. Il tema è in primo luogo educativo e, dunque, la regressione che riguarda gli ambienti familiari in condizioni di disagio diviene un argomento importante. Le amministrazioni comunali – ha aggiunto il sindaco – possono contribuire al processo educativo con il controllo del territorio, la regolazione della ‘malamovida’ e anche con interventi di natura sociale che devono fare i conti con le limitazioni della finanza locale e della complessità delle normative in gioco”, ha concluso.