Si va delineando in via definitiva l’assetto della Fondazione Taormina Arte-Sicilia. La Fondazione, ormai operativa a pieno regime, si avvia a reggersi sull’apporto e la presenza dell’accoppiata formata dalla Regione Siciliana e dal Comune di Taormina. La Città Metropolitana è ufficialmente fuori: l’ex provincia regionale di Messina ha infatti ultimato la procedura di uscita dall’ente culturale che era stata avviata dal sindaco metropolitano Cateno De Luca con relativo atto di indirizzo che venne emesso nel 2018.
A questo punto rimane da chiarire in via definitiva soltanto la posizione del Comune di Messina, dove si è instaurato un braccio di ferro tra De Luca e il Consiglio comunale, con il primo che ha avviato anche qui la fuoriuscita dell’ente locale dalla Fondazione e l’assemblea che invece si oppone a questa scelta. Nel frattempo Taormina Arte è ufficialmente e a tutti gli effetti fondazione, anche dal punto di vista formale perchè la Fondazione Taormina Arte Sicilia ha ottenuto l’iscrizione al registro delle fondazioni. Un passaggio che è stato espletato dall’attuale commissario della Fondazione, Pietro Di Miceli, che ha così portato a compimento l’iter costitutivo a suo tempo avviato.
I prossimi mesi saranno importanti anche per quanto concerne l’organizzazione futura dell’ente, che nel momento in cui saranno state espletate le residue procedure burocratiche, dovrà dotarsi di un Consiglio di Amministrazione. Una volta insediato il Cda, alla presidenza ci sarà il sindaco di Taormina Mario Bolognari. Adesso, come detto, l’ultimo nodo da sciogliere rimane quello concernente il Comune di Messina. Si va, probabilmente, verso una soluzione analoga a quella che ha riguardato la Città Metropolitana di Messina e così anche la casa municipale messinese difficilmente farà parte della Fondazione TaoArte.
Bisognerà, ovviamente, capire l’evoluzione dello scontro in atto sull’argomento tra i vertici di Palazzo Zanca e il Consiglio comunale, che si è espresso contro lo scenario di un addio a TaoArte dopo oltre 30 anni di percorso condiviso nell’allora Comitato che venne costituito negli Anni Ottanta. Ad attendere gli sviluppi della situazione è anche e soprattutto il Comune di Taormina, dove il sindaco Bolognari punta ad insediarsi non appena possibile al “timone” dell’ente per riprendere un percorso che a suo tempo lo vide alla guida di TaoArte nel decennio 1993-2002 in cui già allora fu primo cittadino della Perla dello Ionio.