Raccontare le piccole storie per non dimenticare la grande storia. E’ quello che farà Mario Perrotta, autore e interprete dello spettacolo “Milite Ignoto – quindicidiciotto“, al debutto sul palco del Teatro Biondo (sala Strehler), martedì 20 (ore 21).
Perrotta, considerato uno dei massimi interpreti del teatro-narrazione, racconta la tragedia della Prima Guerra Mondiale come il primo, vero momento di unità nazionale. È infatti nelle trincee di sangue e fango che gli “italiani” si sono conosciuti e ritrovati vicini per la prima volta: veneti e sardi, piemontesi e siciliani, pugliesi e lombardi accomunati dalla paura e dallo spaesamento per quell’evento più grande di loro.
Spaesamento acuito dalla babele di dialetti che risuonavano in quelle trincee.
“Per questo – spiega Perrotta – ho immaginato tutti i dialetti italiani uniti e mescolati in una lingua d’invenzione, una lingua che si facesse carne viva. Ho provato a cucire insieme, nella stessa frase, quanti più dialetti potevo, cercando le parole che consentissero passaggi morbidi o fratture violente”.
Ne è venuta fuori una lingua nuova che ha regalato allo spettacolo un suono sconosciuto ma poggiato sulle viscere profonde del nostro Paese.
Inserito tra gli eventi del programma ufficiale per le commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale, lo spettacolo è tratto da Avanti sempre di Nicola Maranesi e da La Grande Guerra, i diari raccontano, il progetto realizzato da Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi per il Gruppo editoriale L’Espresso e l’Archivio Diaristico Nazionale.
Repliche mercoledì 21 alle 21 e giovedì 22 alle 17.30.